Un libro per due: Chiuditi dentro di Riley Sager (TimeCrime)

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Per Un libro per due io e Sara di Bookspedia questa volta abbiamo scelto il romanzo di Riley Sager, “Chiuditi dentro”, edito da TimeCrime e tradotto da Annarita Guarnieri.

Data di uscita: 24 Marzo

Acquistalo subito: Chiuditi dentro

Editore: TimeCrime
Genere: Thriller
Traduzione: Annarita Guarnieri

Prezzo: € 16,90
Pagine: 348

Niente ospiti. È proibito passare la notte fuori. Non disturbare i residenti, tutti ricchi o famosi o entrambi. Queste sono le uniche regole per il nuovo lavoro di Jules Larsen come custode di un appartamento al Bartholomew, uno dei palazzi più suggestivi e misteriosi di Manhattan. Con il cuore spezzato e al verde, Jules è affascinata dallo splendore di ciò che la circonda e accetta l’offerta, pronta a lasciarsi alle spalle il passato. Quando conosce i residenti e il personale del Bartholomew, Jules è incuriosita da una collega, Ingrid, la custode dell’appartamento al piano di sotto che le ricorda in modo confortante, e al tempo stesso inquietante, sua sorella scomparsa all’improvviso otto anni prima. Quando Ingrid le confida che il Bartholomew non è ciò che sembra e le racconta la storia che si nasconde dietro la facciata scintillante del palazzo… l’inquietudine comincia a insinuarsi in lei. Ma Jules scaccia la paura, si ripete che sono solo innocue storie di fantasmi. Fino alla mattina dopo, quando scopre che Ingrid è sparita. Alla ricerca della verità, Jules scava più a fondo nel passato oscuro del Bartholomew e nei segreti custoditi tra le sue mura. E quando scopre che Ingrid non è la prima custode di cui non si hanno più notizie, sarà costretta a muoversi velocemente se vuole smascherare una setta di fanatici, fare luce sul passato e sfuggire al Bartholomew prima che da residenza temporanea si trasformi nella sua eterna dimora.

Affrettatevi! Il Bartholomew, l’imponente edificio sorvegliato da dei gargoyle di pietra, apre ufficialmente le sue porte a tutti coloro che desiderano avere un assaggio della vita lussuosa e oltre modo esagerata dei suoi fortunati residenti. Per Jules Larsen sembra quasi di aver aperto una deliziosa barretta di cioccolato Willy Wonka e aver trovato il golden ticket. Rispondendo all’annuncio di apartment-sitter, infatti, non avrebbe mai creduto di poter aver accesso a un’opportunità così allettante: essere pagata una fortuna per vivere tre mesi al dodicesimo piano di un così rinomato edificio e godere della vista che offre Central Park.

Non è tutto oro quel che luccica, ma a Jules poco importa, questa è l’occasione che stava disperatamente cercando per resettare la sua vita, ripartire dopo le innumerevoli delusioni e lasciarsi in qualche modo il passato alle spalle e così sceglie di abbandonarsi completamente a questa nuova avventura nella speranza di vivere qualcosa di unico. Le sue aspettative non vengono del tutto deluse. Scopre ben presto che per far parte dell’élite deve seguire poche ferree regole: non si può portare nessuno dall’esterno, non si possono disturbare i residenti a meno che non si venga invitati, inoltre è proibito dormire fuori dal proprio alloggio e postare foto sui vari social network del Bartholomew. Sembrano regole semplici da rispettare, ma col passare dei giorni, anche queste iniziano a diventare strette, come ogni cosa che viene proibita il gusto della vita sta tutto nell’infrangere la regola, non nel rispettarla.

Il Bartholomew si rivela essere sì quella gabbia dorata lontana dal suo mondo, ma al tempo stesso mostra un volto più cupo dalla storia oscura, funestata da misteriose scomparse e dalla morte stessa del suo fondatore, infatti si pensa che sia un luogo maledetto dal quale nessuno fa ritorno. È a tutti gli effetti un luogo tormentato dalla sua storia e dalla reputazione che con gli anni ha finito per attirare sempre più appassionati di storie nere che però non sono mai riusciti a risolvere il fitto mistero che circonda il palazzo. Restano soltanto le briciole di indizi sparsi per la città impressi in una foto di sconosciuti con sotto la scritta “Scomparsa” che nessuno sembra vedere, neanche quando i fogli svolazzano o si “agitano” nella speranza di essere notati.

In una New York viva e caotica si erge un palazzo maestoso vigilato da attenti gargoyle, il rumore della vita urbana però non raggiunge i suoi residenti, a dire il vero dentro il Bartholomew il tempo sembra essersi fermato e non solo nel pittoresco quanto sgargiante arredamento che caratterizza ogni camera, lo sono a loro modo anche i suoi inquilini che non prestano attenzione a nulla, non sembrano neanche accorgersi dei volti temporanei che hanno visto la loro comparsa tra le sue mura, sono sempre più intenti a vivere nelle loro bolle di beatitudine che però sono destinate a scoppiare con l’arrivo di Jules Larsen.

Incurante delle regole la curiosità di Jules finisce per toccare note dolenti, vivendo sulla propria pelle l’inquietudine e l’orrore che notte dopo notte tormenta l’apparente tranquillità del Bartholomew, avvicinandosi così a persone come Dylan e Ingrid, disilluse dalla vita che hanno scelto di accaparrarsi al volo l’occasione. Eppure tra la disperazione che può spingere una persona a rinunciare a tutto spicca Jules, colei che ha già perso molto e che continua a battersi come una leonessa. Pur essendo abbagliata dall’opportunità non perde del tutto la ragione, alla scomparsa di Ingrid cerca di vederci chiaro, di andare oltre al bagliore e di spingersi laddove nessuno vuole andare, rischiando il tutto per tutto per venire a conoscenza di una verità agghiacciante che nessun lusso sfrenato o un momento di beatitudine può cancellare.

Riley Sager in un certo senso è una piacevole scoperta. Il suo stile magnetico riesce a trascinare gli occhi del lettore sulle pagine senza che si senta il peso delle ore di lettura, si viene rapiti e introdotti in un ambiente così ricco di stimoli e di curiosità da renderlo una trappola per i lettori, seppur piacevole. Tutti coloro che abitano il Bartholomew hanno un lato nascosto, proprio come la luna, e lo mostrano soltanto a conti fatti, quando sembra ormai troppo tardi per sottrarsi al subdolo gioco a cui stanno giocando i condomini. In questo romanzo la vita sembra quasi diventare una partita di Cluedo giocata al contrario, dove la protagonista è il Dr. Black che invece di interpretare la già defunta vittima, cerca di svelare quali saranno le modalità del suo imminente omicidio.

Chiuditi dentro è un buon consiglio da seguire, soprattutto se vivi nel famigerato Bartholomew, ma assicurati di aver chiuso davvero ogni porta, altrimenti sentirai la mancanza della migliore parte di te.

«Di tanto in tanto la vita ti offre un pulsante di reset, e quando succede lo devi premere con tutta la forza che hai».

 

 

 

 

 

disclaimer: si ringrazia l’ufficio stampa di Fanucci per la copia omaggio.

 

 

May the Force be with you!
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