INK’S CORNER: Myrna e il tocco della morte di Sergio Algozzino e Deborah Allo

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Arriva oggi nelle nostre librerie un nuovo graphic novel per Tunué, si tratta di “Myrna e il tocco della morte” di Sergio Algozzino e Deborah Allo, un grande ritorno dei due autori dopo “Il piccolo Caronte”.

Data di uscita: 4 Aprile

Acquistalo subito: Myrna e il tocco della morte

Editore: Tunué
Collana: Prospero’s Books Extra

Prezzo: € 17,00
Pagine: 144

Myrna nasce col tocco della morte, appena in braccio alla madre la uccide. Il padre fugge con la piccola cercando rifugio in mezzo al bosco. La ragazzina cresce in solitudine, con le mani fasciate, ma il padre le fa conoscere il mondo che la circonda e il suo problema, la istruisce facendole amare molti libri. Alla morte del padre Myrna decide di rimanere sola nella foresta, sia per abitudine che per un’inconscia paura. Il suo tocco è in grado di uccidere uomini e animali, ma non le piante delle quali da sempre la giovane si circonda, saranno proprio le piante un giorno a indicarle un sentiero: in fondo alla strada Myrna incontrerà un ragazzo.

Ci sono delle volte in cui il mondo sembra pieno di cose belle, di felicità, posti incantevoli e persone gentili, ma molto spesso, purtroppo, ci sono anche persone avide e cattive che sembrano essere capaci di distruggere la felicità che vive negli altri togliendo loro tutto e nutrendoli solo con delle false speranze. In questi casi coloro che sono vittime di questi malvagi sono sempre le persone più deboli quelle che vengono viste da tutti come mostri o solo come “diversi” e quindi allontanati, banditi ed esiliati. La storia di oggi parla proprio della diversità, un qualcosa che non è controllabile, un fenomeno naturale nato dal caso, qualcosa che spesso non è desiderato e che nella maggior parte dei casi viene discriminato.

Questa è la storia di Myrna, una bambina venuta al mondo togliendo la vita a sua madre, dotata della capacità di uccidere qualunque cosa tocchi anche solo con un dito, ma non per questo incapace di provare dolore per ciò che non riesce a controllare. Fin da piccola questa bambina ha sempre affrontato la vita assieme a suo padre che le ha insegnato a vivere con gioia e attenzione, con le mani sempre fasciate per non fare del male a nessuno.
Dal canto suo Myrna poco alla volta impara a usare la sua maledizione a fin di bene, riuscendo a donare alle piante la vita che a tutti gli altri è solo capace di togliere, una sorta di inversione del suo potere che le permette di vedere le cose da una prospettiva un po’ più positiva.

Imprigionata nella foresta in cui vive con suo padre dalla sua natura così diversa e pericolosa la ragazza cresce affinando le sue capacità e imparando quali sono i pericoli del bosco, primo fra tutti la terribile ombra che la segue ovunque e la perseguita cercando di rendere la sua esistenza un vero e proprio inferno. 

Questo fumetto racchiude molti orrori, morti cruente e terribili, esperimenti abominevoli e personaggi così malvagi da essere pronti a cedere la propria umanità in cambio di vedere realizzati i propri desideri, un concentrato di tutto ciò che c’è di male al mondo in un certo senso e i due autori sono riusciti a rendere vivido tutto questo grazie alla loro abilità di narrazione e di illustrazione, che combinate assieme hanno dato alla luce qualcosa di estremamente grottesco che per una volta da voce a chi non ce l’ha.

La protagonista infatti veste i panni di colei che si alza a rappresentante dei diversi, tutti coloro che per un semplice caso hanno qualcosa di anormale e vengono così considerati dei mostri, degli abomini. Un bambino che non cresce, una donna con la barba, una ragazza con due teste e un bambino che assomiglia ad un tubero, tutte vittime dell’ignoranza e della discriminazione di chi nasce perfetto, persone che sono state condannate a morte fin dalla nascita perchè ritenute superflue e brutte da vedere.

Fra loro c’è chi non sa parlare, chi non sa scrivere o leggere e anche chi non è capace di muoversi in nessun modo, ma sono tutte persone, vive e con dei pensieri, dei desideri e dei sogni, esseri viventi che lottano ogni giorno per poter avere un posto alla luce del sole che gli spetta di diritto. Purtroppo le persone indossano da sempre i paraocchi, questa non è una novità, infatti la storia ci insegna che intere popolazioni furono sterminate a causa del colore della loro pelle o a causa del loro credo differente.

Senza ombra di dubbio quello che colpisce a primo sguardo non sono solo le meravigliose illustrazioni cupe, dove i colori contrastano l’atmosfera che si respira, ma la caratterizzazione della protagonista, il percorso che compie e che la porta a crescere, in un certo senso si può dire che questa è un fumetto di formazione, che porta chi legge a seguire i passi di Myrna e imparare che è possibile sconfiggere i pregiudizi e affrontare la propria diversità con la stessa forza di un leone.

La storia di Myrna ci insegna a vedere oltre le apparenze, ci mostra come penetrare la coltre dei pregiudizi per trovare il vero tesoro che si cela in fondo ad ognuno, che sia nato con tutte le ossa a posto o che ne abbia dieci in meno, perchè non è importante giudicare il prossimo dal suo aspetto, bensì dalla purezza delle sue azioni.

“La normalità è soltanto lo specchio deformato della realtà”.

 

 

 

disclaimer: si ringrazia l’ufficio stampa di Tunué per la copia omaggio.

 

May the Force be with you!
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