Inku Stories #20: Lo squalificato #2 di Junji Ito (Star Comics)

La storia di Yozo Oba prosegue, il terzo atto arriverà a marzo dell’anno prossimo, in quello che presumo sarà la fine di tutto. Ancora una volta Junji Ito dimostra la sua bravura nel saper dipingere un personaggio così complesso, accentuando tutte le sfaccettature negative che lo caratterizzano.

Pagine: 216

Acquistalo subito: Lo squalificato. Vol. 2

Editore: Edizioni Star Comics
Collana: Must
Traduzione: E. Cellie e C. Toba

Data di uscita: 21 Novembre
Prezzo: € 6,90

Yozo Oba non comprende le azioni umane e vive ogni giorno sentendosi morire. Dopo aver attraversato l’inferno della vita di città, ha maturato una certa audacia nei confronti della società  e si è sposato con una ragazza che ripone in lui una fiducia incondizionata. La felicità finalmente ottenuta, però, non è che un presagio della sua imminente autodistruzione.

Questa settimana è trascorsa talmente in fretta da non ricordare come siano andate in realtà  le giornate, tra un addio a un personaggio e il ritorno di un altro, le mie letture si sono alternate fra vari punti di vista, e lasciatemelo dire, se da una parte adoro le mie scelte, dall’altra non posso negare che la stanchezza cominci a farsi sentire. Non vedo l’ora di preparare la valigia e isolarmi a leggere.

Ma prima di proiettarmi in avanti voglio condividere con voi le mie impressioni sul secondo volume della trilogia de “Lo squalificato” di Junji Ito, basata sull’omonimo romanzo di Osamu Dazai, se il primo tankobon mi aveva messo i brividi questo secondo non è stato da meno.

Quest’anno Star Comics mi ha regalato grandi gioie e grosse soddisfazioni, se vi ricordate la mia esperienza con Junji Ito è nata proprio dalla prima pubblicazione di Umami, Uzumaki. Spirale, due volumi strepitosi che mi hanno fatto conoscere lo stile del magaka, aprendo una finestra nel suo mondo distorto, folle e agghiacciante.

Il volume comincia proprio dove lo avevo lasciato con Yozo Oba alle prese con le conseguenze della sua codardia, nascosto dove credeva che nessuno avrebbe mai potuto raggiungerlo, neanche il suo passato, ma quello che ci dimostra la sua storia invece è che Yozo e ciò che è stato e la strada percorsa lo trattengono in questo mondo, ancorandolo al flusso degli orrori della sua vita.

Altri otto fardelli ci permettono di seguire più da vicino l’evoluzione di Yozo Oba: Rospo, Incontro, Ospite inatteso, La vita è breve, Commedia o tragedia, Aspetto umano, Inferno senza fine e Sortilegio, chiari indizi dell’atmosfera tossica e oltremodo folle che si respira tra le pagine, sembra quasi di poter vedere ogni singolo scheletro nell’armadio del protagonista prendere vita e contaminare l’aria con il proprio malessere, invocando solo e un unico nome: Yozo.

A furia di mentire, di cucirsi maschere troppo piccole o troppo grandi, senza senso e fuori dal comune, Yozo è diventato la marionetta della sua depressione, la stessa che, alcune volte, anche quando le cose vanno bene, lo trascinano a fondo dei vizi o lo riporta su una strada già percorsa, piena di eccessi e che porta al solito vicolo cieco. Le donne che ha “consumato” e gli alcolici ingurgitati riaffiorano, rovinando puntualmente il suo precario equilibrio.

Source: Anime Click.

Sembra quasi che la sua esistenza, per come viene percepita da lui stesso, non abbia senso e pur avendo dei talenti nascosti, non riesca a trovare la sua strada, il suo posto nel mondo. 

La prima cosa che si nota osservando il protagonista è la sofferenza nel suo sguardo, un grido d’aiuto che si espande ma sfuma tra le persone che lo circondando, ed è qui che succede qualcosa di insolito, il suo passato torna a tormentarlo, ma pur essendo ormai adulto, la paura, il dolore, il degrado e il male si fondono riflettendo la sua visione del mondo nelle sue tele. 

C’è chi riesce a rappresentare la bellezza del mondo e delle piccole cose, e chi come Yozo solo l’orrore, volti distorti, disumani e inquietanti che urlano, soffrono e mostrano la loro vera essenza ed è impossibile staccare gli occhi dai suoi quadri, in qualche modo sono anche magnetici, attirano chi osserva intrappolandolo in una spirale sudicia, consumata, dove non si sentono altre che grida disperate, quelle delle persone che lui ha rovinato o che hanno avuto la sfortuna di incrociare la sua strada.

La sua vita si riflette nei suoi quadri, ma anche dipingere non gli basta, ecco che ritorna a barcollare tra le strade degradate dei bar o dei club notturni che non hanno niente da offrirgli se non un sollievo leggero, ma soprattutto temporaneo e quando i neuroni tornano a funzionare e la realtà viene messa a fuoco, Yozo Oba rinasce, in un’altra illusione, con un’altra donna, e il cerchio si ripete.

Source: Anime Click.

La prima parola che mi viene in mente per descrivere Yozo Oba è caos. La sua mente esplode ogni volta catapultandolo in un mondo confusionario, distorto, dove non c’è neanche un po’ di luce, il suo corpo è solo un involucro ammaccato che sta cedendo dietro ai continui colpi inflitti da sè stesso. È come se non esistesse il bene e il male, ma soltanto quest’ultimo, e anche quando prova a fare la cosa giusta ritorna sulla via ormai conosciuta.

Un secondo volume più intenso rispetto al precedente ma che lascia ugualmente quella fastidiosa sensazione di disagio sulla pelle, ed è qui che nasce il brivido, nel leggere e vedere il vero volto dell’orrore magistralmente trasposto da Ito.

Pur essendo basato su un romanzo il mangaka è riuscito a dare spessore alla storia, ai personaggi, alla parte macabra che popola la vita dell’autore e del suo alter ego, due facce della stessa e antica medaglia, corrosa, ammaccata ma ugualmente affascinante, un contrasto degno di nota.

Devo dire che non vedo l’ora di leggere l’atto finale, già guardando l’ultima vignetta si deduce che non sarà niente di leggero, ma forse per allora spero che per Yozo Oba ci sia un po’ di pace, ora che i nodi sono venuti al pettine. Dopo aver cercato a lungo di abbracciare la morte, forse questa volta potrebbe essere quella decisiva, il tentativo ultimo di stringersi alla sua amata.

Lo squalificato, atto secondo, una discesa negli inferi, dove non c’è modo di sfuggire alla verità, che con le sue grinfie taglienti lascia un segno tangibile sul volto di chi mente.

“Ormai che venga pure qualunque tristezza… perchè so che nella vita bata una grande, improvvisa, brutale gioia”.

⚜ Manga simili: Dissolving Classroom
⚜ Reazione post lettura: 
Il senso di inquietudine si mischia al disagio, la storia del protagonista continua a farmi rabbrividire.

⚜ Pagine lette: 216
⚜ Da consumarsi preferibilmente: A luci accese, con un tazza di tè fumante di fianco. Quello che vi aspetta è un viaggio nel caos, una vera discesa negli inferi.

 

 

 

disclaimer: si ringrazia l’ufficio stampa di Star Comics per la copia omaggio.

 

May the Force be with you!
Precedente TGIF – Book Whispers #49: I libri consigliati di questa settimana Successivo Coffee Break: Un sacco pieno di manga e fumetti sotto l'albero

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.