Inku Stories #38: Summer time rendering di Yasuki Tanaka (Star Comics)

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Il lunedì riparte con un po’ di malinconia estiva insieme a “Summer time rendering”, primo volume della serie di Yasuki Tanaka, pubblicato qualche giorno fa da Edizioni Star Comics, con le traduzioni di Ernesto Cellie e Chieko Toba.

Pagine: 208

Acquistalo subito: Summer time rendering vol. 1

Editore: Edizioni Star Comics
Collana: Techno
Traduzione: C. Toba e E. Cellie

Data di uscita: 19 Giugno
Prezzo: € 5,90

Dopo ben due anni Shinpei, un giovane orfano che vive da solo a Tokyo, fa ritorno all’isoletta dove era cresciuto per partecipare al funerale di Ushio, scomparsa improvvisamente per un incidente in mare. Ritrovarsi di punto in bianco – e per di più per un’occasione così tragica – nella piccola e chiusa comunità in cui era cresciuto e dalla quale aveva deciso di allontanarsi costringerà Shinpei a fare i conti con le ombre che attanagliano il suo passato e la gente dell’isola. Ma quando emergono circostanze misteriose riguardo alla morte di Ushio e inspiegabili eventi cominciano a manifestarsi, Shinpei si ritroverà coinvolto in una spirale oscura e drammatica, dove le “”ombre”” da combattere non sono solo metaforiche!

C’è un profumo di salsedine, voglia di spensieratezza e una brezza meravigliosa in grado di rinvigorire chiunque. Si sentono le risate dei bambini che si rincorrono, il rumore delle pagine sfogliate con lentezza o della penna che non scrive che viene strofinata sul bordo della settimana enigmistica. Il tintinnio dei bicchieri e del ghiaccio che sbatte sui bordi, la condensa che allaga il tavolino e il cellulare che non suona. L’estate è tutto questo, ma per Shinpei rappresenta il dolore, il ritornare a Hitogashima, la piccola isola dove è cresciuto, per partecipare al funerale della sua migliore amica, Ushio Kofune, una delle figlie dei suoi genitori adottivi. 

La spensieratezza lascia il posto a un vuoto enorme che poco a poco si propaga trasformandosi in dolore, in immagini che raffigurano la stessa protagonista, l’amica che ha perso, Ushio. Ancor prima di scendere dal traghetto lei è lì, lo travolge con un sorriso che riuscirebbe a spazzare persino un uragano e per un momento, per uno soltanto, il funerale è soltanto un ricordo. Le cose più belle finiscono sempre e così come è apparsa Ushio scompare riportando Shinpei alla realtà, all’isola che è stato costretto a lasciare per cercare fortuna altrove, a Tokyo, dove la vita è frenetica e non ci si ferma mai.

Hitogashima invece è sempre la stessa, spensierata, ferma nel tempo, quasi come se ci fosse una cupola che la separa dal resto del mondo. È il 22 luglio quando Shinpei arriva e quasi come se fosse un segno del destino incrocia la sorellina di Ushio, Mio. L’isola di cui ha tanto sentito la mancanza improvvisamente si trasforma anche nella sua stessa prigione, dove non sono solo i volti di coloro che ha lasciato a riportarlo indietro ma anche la ferita profonda che è stata inferta alla sua famiglia, che allo stesso tempo accentua qualcosa di insolito che si sta muovendo nell’ombra, quando meno se ne accorge. 

Le persone che conosceva così come la stessa isola celano un lato oscuro, che non emerge subito, ma si innesca una volta che Shinpei sfiora la verità e scopre l’orrore: ci sono le ombre che stanno sterminando gli abitanti e rimpiazzandoli. Ma ogni volta che accarezza il velo e intravede cosa si cela dietro viene riportato al punto di partenza, al 22 luglio, al suo arrivo, quando incontra la piccola Mio.

La prigione dei ricordi infatti non è l’unica che Shinpei deve temere, quanto quel loop temporale che lo “azzera” ogni volta, impedendogli di agire come dovrebbe, ma è piazzando delle piccole trappole o meglio dei “salvagenti” che si rende conto di ciò che sta realmente accadendo ed è qui che il macabro sfocia nel fantastico in una storia che fa del suo mistero il suo asso della manica. 

Yasuki Tanaka è delicato quando si tratta di dare volto ai suoi personaggi, raffigurandoli con linee morbide e dei volti che riuscirebbero ad ingannare chiunque, facendo del contrasto un’altra arma potente che riesce a far emergere la vera essenza della storia attraverso le sue tavole ricche di dettagli, dove la spensieratezza viene divorata dall’orrore, porta il lettore a voler scoprire il mistero che si cela dietro un’isola giapponese ricca di miti e leggende, che divengono concrete una volta messo piede sul suolo.

Summer Time Rendering in sostanza è una storia che unisce gli elementi che più adoro, un thriller mozzafiato e una storia intensa che riesce a far breccia nel cuore di chi legge, dosando con sapienza i punti forti di ciascuna sfumatura, risultando sempre pulita, bilanciata e allo stesso tempo travolgente. Un elemento come le ombre, non metaforiche ma reali, da quella marcia in più a un manga che già di per sè aveva è intriganti, ricco di fascino e capace di coinvolgere i lettori trascinandoli in una storia che tiene letteralmente incollati alle pagine. 

⚜ Manga simili: L’isola dei bambini dimenticati
⚜ Reazione post lettura: 
Da segnare su post-it le seguenti parole “Tenere d’occhio l’ombra”.

⚜ Pagine lette: 209
⚜ Da consumarsi preferibilmente: Se siete avidi, subito e se non lo siete, uguale. 

 

 

 

disclaimer: si ringrazia l’ufficio stampa di Star Comics per la copia omaggio.

 

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