Jurassic Park di Michael Crichton | Recensione di Deborah

 

I bambini amavano i dinosauri perché queste gigantesche creature impersonavano la forza incontrollabile e sempre incombente dell’autorità. Erano un simbolo dei genitori. Affascinanti e incontrollabili, proprio come i genitori. E i bambini li amavano, proprio come amavano i genitori.

 

Editore: Garzanti
Data di uscita: 5 aprile 2018 (ristampa)
Pagine: 477
Prezzo: 13.00 €
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In un’isola sperduta al largo della Costa Rica, il miliardario John Hammond costruisce un gigantesco parco di attrazioni biologiche. Grazie ai miracoli dell’ingegneria genetica, nel suo «Jurassic Park» rivivrà un intero ecosistema, compresi i terribili dinosauri carnivori: il gigantesco Tyrannosaurus Rex e i famelici Velociraptor. In perfetto equilibrio tra la precisione scientifica dei dettagli e un’atmosfera fantastica e avventurosa, Michael Crichton ha scritto un romanzo dal ritmo serratissimo: Jurassic Park cattura il lettore fin dalle prime pagine, trasportandolo in un incubo che nasce dal profondo della preistoria e si proietta su un presente dominato dalle arroganti certezze della scienza.

 

Finalmente sono riuscita a leggere un romanzo che aspettava nella mia libreria, Jurassic Park non ha dovuto attendere molto prima di essere letto, e spero che sarà così anche per il suo seguito, Il mondo perduto. Appena salutato il parco e i suoi magnifici dinosauri già desidero buttarmi a capofitto nell’altra avventura scritta da Mchael Crichton. Se ci penso ancora non mi capacito come potevo non sapere che uno dei miei film preferiti di sempre, da quando sono bambina, era in realtà tratto da un romanzo! È un qualcosa di cui mi vergogno ad essere sincera, e appena ho appreso questa realtà mi sono fiondata in libreria ovviamente!

 

I dinosauri devono esser ancor più restii delle tigri e dei leoni ad aggredire l’uomo. Dopo tutto, provengono da un tempo di molto anteriore alla comparsa dell’uomo — e persino dei grandi mammiferi — sulla terra. Dio sa cosa pensano quando ci vedono. Perciò mi chiedo se per caso non abbiano appreso, a un certo punto, che gli esseri umani sono facili da uccidere.

 

Michael Crichton narra la sua storia con voce davvero magistrale, le sue parole scorrono veloci e ci catapultano in una realtà sconosciuta, sospesa tra presente ed un lontano passato. L’autore arricchisce la narrazione di dettagli molto interessanti, il romanzo è molto curato anche dal punto di vista scientifico, i personaggi cercano di dare un senso e una base veritiera al fatto che grazie all’ingegneria genetica i dinosauri camminano nuovamente tra noi. A questo proposito più volte mi sono chiesta se sarebbe davvero possibile riportare alla vita una creatura estinta da milioni di anni, ormai ci sono molte meno barriere e quello che sembra impossibile in realtà lo è,non faticherei a credere che possa essere costruito un Jurassic Park; magari chi è a conoscenza di questi segreti ha solo più buon senso del nostro John Hammond. Immaginate avere la possibilità di vedere un vero dinosauro, io ne sarei entusiasta e non mi preoccuperei minimamente di venire mangiata! Immaginate udire un vero T-Rex fare “Roar”!!

 

Ma il potere scientifico è come una ricchezza ereditata: ottenuta senza disciplina. Leggi cosa hanno fatto altri, compi il passo successivo. Lo puoi fare quando sei ancora molto giovane. Puoi progredire molto velocemente. Senza bisogno di una disciplina che duri molti decenni. Non ci sono maestri: gli scienziati vecchi vengono ignorati. Non c’è alcuna umiltà dei confronti della natura. C’è solo la filosofia del diventa-ricco-presto, fatti-presto-un-nome. Imbroglia, menti, falsifica: non ha importanza. Non per te, o per i tuoi colleghi. Nessuno ti criticherà. Nessuno ha standard etici. Stanno tutti cercando di fare la stessa cosa: fare qualcosa di grande, e farlo presto.

 

Il filantropo miliardario John Hammond è riuscito in segreto, con vari soci e personale specializzato, a creare Jurassic Park, comprando un isola al largo delle coste del Costa Rica, Isla Nublar. Ormai è quasi tutto pronto, il parco giurassico potrebbe presto accogliere visitatori da tutto il mondo, ma alcune persone ai vertici della Ingen sono preoccupate per la sicurezza; durante la costruzione sono successi incidenti con i dinosauri, finiti non troppo bene. Per questo motivo Hammond decide di invitare a trascorrere un weekend nel parco due paleontologi famosi, Alan Grant e Ellie Sattler, il pessimista teorico e docente universitario di matematica Ian Malcom, i nipotini Tim e Lex. Tutti sono assolutamente all’oscuro che di li a poco potranno ammirare una quindicina di specie di dinosauri in carne ed ossa, all’oscuro di ciò che dovranno affrontare in un apparente piacevole fine settimana. A proposito di Tim e Lex, nel romanzo contrariamente al film, Tim è il fratello maggiore, Lex è una bimbetta petulante ed insopportabile.

 

Un giorno è come un’intera vita. Si comincia col fare una cosa e si finisce col farne un’altra, si esce per fare una certa commissione e non la si fa… E alla fine dei nostri giorni, l’intera vita risulta essere stata all’insegna del caso, del tutto fortuita. Una vita intera ha la forma di un solo giorno.

 

Il team quando si trova di fronte all’impossibile divenuto realtà grazie alla genetica è entusiasta, sono tutti però un pò allarmati per la sicurezza, specialmente Malcom che, grazie alla teoria del caos, mette i bastoni tra le ruote ad Hammond, affermando che si verificheranno incidenti irreparabili. Ed effettivamente, all’inizio del romanzo apprendiamo che alcuni compy sono già evasi dall’isola approdando sul continente.
Il viaggio alla scoperta dell’isola e dei suoi abitanti inizia a bordo di due auto safari elettriche, le macchine seguono delle linee guida, percorsi che si snodano attraverso le aree visitabili di Jurassic Park. È molto bello come l’autore, attraverso i suoi personaggi, descrive l’emozione di trovarsi a tu per tu con una creatura estinta, sono descritte le sensazioni provate e l’animale in tutti i dettagli, perfino l’odore. Tutto procede liscio, incontrano raptor, T-rex, gli stegosauri i triceratopi, all’improvviso il cielo su Isla Nublar si fa minaccioso, le auto iniziano il rientro.

 

Nel pensiero degli esseri umani, cento anni sono un periodo lungo. Un centinaio d’anni fa non avevamo automobili, aeroplani, computer e vaccini… Era un mondo totalmente diverso. Ma per la terra, cent’anni sono niente. Un milione d’anni sono niente. Questo pianeta vive e respira su una scala molto più vasta. Non possiamo immaginare i suoi ritmi lenti e potenti e non abbiamo l’umiltà di provarci. Abitiamo qui solo da un batter d’occhio. Se domani non ci fossimo più, la Terra non sentirebbe la nostra mancanza.

 

Qualcosa però non va secondo i piani, le auto safari si bloccano per un’improvvisa interruzione della corrente all’altezza del recinto che ospita il T-Rex. Il parco piomba nel buio ed i recinti non sono più elettrificati, questo per colpa di Dennis Nedry, l’informatico che ha progettato il software per Jurassic Park, si è venuto per una cifra importante ai concorrenti della Ingen, con la promessa di rubare per loro embrioni di dinosauro. Il predatore per eccellenza ci mette  poco a capire che può essere libero di scorrazzare e fare spuntini, inizia così una lunga corsa per la sopravvivenza. Le perdite saranno davvero ingenti, e le emozioni tantissime! Inoltre non solo il T-Rex sarà libero, ma ci saranno anche gli intelligentissimi Raptor a cui sopravvivere, liberi di muoversi nel parco già da tempo. La natura non vuole di certo essere imbrigliata, la vita trova sempre il modo per evolversi e continuare, non siamo in grado di giocare a fare Dio.

 

Quello che interessa veramente agli scienziati sono i risultati. E si concentrano sul problema se possono o meno ottenere qualcosa. Non si fermano mai a chiedersi se devonofare qualcosa. Opportunamente definiscono tali considerazioni superflue. Se non fossero loro a farlo, sarebbe qualcun altro. La scoperta, credono, è inevitabile. Così cercano semplicemente di essere loro a farla. Ecco il gioco della scienza. Anche la pura scoperta scientifica è un atto aggressivo, penetrante. Richiede grandi attrezzature e cambia letteralmente il mondo. Gli acceleratori di particelle feriscono la terra e lasciano scorie radioattive. Gli astronauti lasciano rifiuti sulla Luna. C’è sempre qualche prova che gli scienziati erano là, a fare le loro scoperte. La scoperta è sempre uno stupro del mondo naturale. Sempre.

 

La lettura di Jurassic Park è stata per me pura emozione, desideravo che le pagine non finissero mai, è stato come salutare un luogo che mi ha ospitata tantissime volte per regalarmi divertimento e magia. Tutti gli appassionati del film dovrebbero assolutamente leggere il libro, anche chi non ne è ossessionato ma serba un piacevole ricordo, non vi deluderà! Sicuramente il romanzo è riuscito ad entrare nella cerchia dei miei preferiti di sempre, un grande classico davvero imperdibile.

 

 

 

 

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