Un libro per due: La confraternita della rosa nera di Riccardo De Palo

Instagram: @brivididicarta | @lastambergadinchiostro

Nuova settimana, nuovo libro per due. Il romanzo che io e Sara abbiamo scelto di leggere insieme è un giallo sbarcato da poco in libreria, “La confraternita della rosa nera” di Riccardo De Palo, edito da Marsilio.

Data di uscita: 10 Gennaio

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Editore: Marsilio
Collana: Farfalle
Genere: Giallo

Prezzo: € 16,50
Pagine: 153

Chi ha ucciso la giovane bibliotecaria Anne Rose Werfel, trovata senza vita nel mezzo di un roseto d’alta quota, in un idilliaco borgo delle Dolomiti? Cosa si cela dietro la misteriosa confraternita che organizza giochi di ruolo all’ultimo sangue? A occuparsi del caso viene chiamato l’ispettore capo Lukas Moroder, raro esempio di montanaro che soffre di vertigini e che alterna ciniche battute in ladino alla musica dance del suo omonimo compaesano. Con lui indagano la meticolosa e avvenente poliziotta scelta Helga Schneider, l’impagabile napoletano Ciro Esposito e il più concreto di tutti, il romano Massimo Proietti. Moroder – forte delle sue intuizioni, anche quando tutto lascia presagire il contrario, e costretto ad agire nell’ombra per sventare i traffici di potenti corrotti – trascinerà i suoi collaboratori in rapide (e ripide) incursioni tra le montagne della Val Gardena e a Innsbruck, e li costringerà a intraprendere missioni in incognito in Baviera, tra i misteri di Vienna e sulle vette della Foresta Nera. L’ispettore capo è pronto a tutto, pur di svelare le trame di un complotto populista vasto e ramificato, che punta al dominio del mondo intero.

In questo sabato freddo, dal tempo incerto, dove non è chiaro se ci sarà nebbia oppure pioverà, vi parlo di un giallo ad alta quota, ambientato a Stria, tra la Val Gardena e l’Alpe di Siusi, “La confraternita della rosa nera” di Riccardo De Palo, una delle novità del mese di gennaio di Marsilio.

Pur essendo già stato scrittore di un saggio su Diego Velázquez ed è tuttora autore delle pagine della cultura de Il Messaggero, De Palo si dimostra un abile narratore nel suo esordio al giallo, creando un ispettore interessante come Lukas Moroder, capace di catturare il lettore con i suoi modi di fare, le sue riflessioni e qualche nota musicale proveniente dalla disco music. 

Il ritmo di questo romanzo richiama quello del buon vecchio giallo e come un vino ben invecchiato rilascia il suo sapore lentamente, permettendo a chi legge di goderselo poco a poco mentre si gode di un bellissimo panorama come quello della Val Gardena e per un momento sembra quasi di poter sentire gli odori e i sapori montanari, quel gusto pungente e deciso che rende quest’opera ancora più intrigante. 

Allo stesso tempo si sente anche il gusto amaro della morte che sovrasta gli altri, guastando in maniera indelebile il sapore di questo squisito paesaggio. Ma è proprio questo a darci la carica necessaria ad andare avanti e scoprire da cosa scaturisce questo sapore pungente che ci ha assaliti. Ad aiutarci in questa indagine c’è Lukas Moroder e la sua squadra.

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C’è qualcosa di poetico e allo stesso tempo macabro nel ritrovamento del cadavere della bibliotecaria Anne Rose Werfel, abbandonato fra i rovi di un roseto nel punto più alto della montagna, meta turistica favorita degli appassionati di escursioni e non, un luogo molto frequentato, scelto appositamente per far sì che quel corpo venisse trovato.

Indagando a fondo Moroder e la sua squadra scoprono qualcosa di insolito, una sadica e misteriosa confraternita che tinge i suoi giochi di ruolo di sangue e violenza, ed è qui che le rose mostrano le spine, pungono e lasciano piccole gocce di sangue lungo tutta l’Europa Centrale, in un sentiero tracciato dalla storia e che amplia la visione del lettore, portandolo a scoprire qualcosa di molto più grande: un gigantesco e agghiacciante delirio che brama il mondo, mimetizzandosi agli occhi di esso come un camaleonte pronto a colpire dove fa più male.

Tassello dopo tassello De Palo costruisce per noi un grandioso puzzle, dove ogni tessera scivola al posto giusto componendo pezzo dopo pezzo l’immagine completa di ciò che è accaduto, trovando la soluzione di questo intricato enigma. 

La prima volta che ho visto il romanzo sono rimasta colpita dalla trama che annunciava l’inizio di un grande viaggio e così è stato. In meno di 200 pagine questo autore è riuscito a racchiudere un microcosmo letterario che esplode in tutta la sua potenza regalando sensazioni intense e vivide ai suoi lettori.

La confraternita della rosa nera mostra la bellezza di un fiore che si tinge del colore della morte, accompagnando nell’aldilà coloro che sono caduti per mano di altri.

“La bellezza è nell’occhio di chi guarda. Aspirò a pieni polmoni l’aria densa di fragranze, cercando di separare il tono pungente della resina di un pino poco distante dall’aroma delicato di un fiore giallo intitolato al sole invernale”.

 

 

 

disclaimer: si ringrazia l’ufficio stampa di Marsilio per la copia omaggio.

 

May the Force be with you!
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