Questa settimana vi propongo tre titoli diversi che hanno in comune una cosa: il mio amore per il genere e le sue sfumature. Quindi abbiamo tra le mani un giallo e due thriller, non potevo chiedere di meglio Pronti per il Book Whispers?
Prima di cominciare vi ricordo di passare da Sara (Bookspedia) per scoprire i suoi consigli letterari di questa settimana.
La confraternita della rosa nera di Riccardo De Palo
“La bellezza è nell’occhio di chi guarda. Aspirò a pieni polmoni l’aria densa di fragranze, cercando di separare il tono pungente della resina di un pino poco distante dall’aroma delicato di un fiore giallo intitolato al sole invernale”.
Pur essendo già stato scrittore di un saggio su Diego Velázquez ed è tuttora autore delle pagine della cultura de Il Messaggero, De Palo si dimostra un abile narratore nel suo esordio al giallo, creando un ispettore interessante come Lukas Moroder, capace di catturare il lettore con i suoi modi di fare, le sue riflessioni e qualche nota musicale proveniente dalla disco music.
Il ritmo di questo romanzo richiama quello del buon vecchio giallo e come un vino ben invecchiato rilascia il suo sapore lentamente, permettendo a chi legge di goderselo poco a poco mentre si gode di un bellissimo panorama come quello della Val Gardena e per un momento sembra quasi di poter sentire gli odori e i sapori montanari, quel gusto pungente e deciso che rende quest’opera ancora più intrigante.
Allo stesso tempo si sente anche il gusto amaro della morte che sovrasta gli altri, guastando in maniera indelebile il sapore di questo squisito paesaggio. Ma è proprio questo a darci la carica necessaria ad andare avanti e scoprire da cosa scaturisce questo sapore pungente che ci ha assaliti. Ad aiutarci in questa indagine c’è Lukas Moroder e la sua squadra.
Virginia e l’assassino di Simone Pattavina
Virginia e l’assassino è un thriller e un romanzo di formazione allo stesso tempo, ma anche una storia di coraggio e di giustizia, una sincera ricerca della nostra più intima verità.
“Aveva tenuto il mondo lontano da sé e non sapeva come avvicinarsi alle persone“.
Per la casa editrice crowfounding bookabook l’anno scorso è stato pubblicato “Virginia e l’assassino”, a metà fra thriller e romanzo di formazione. Questo ibrido fa sì che il lettore possa immergersi a 360 gradi nella storia, che un po’ come una medaglia mostra entrambi i suoi volti: il passato con la storia de La Iena e il presente, con un’adolescente, Virginia. E credetemi quando vi dico che più ci si inoltra dentro il cuore della storia e più le cinquecento pagine scorrono veloci, un po’ come se si diluissero e mostrassero la loro vera essenza, fatta di contrasti, ma allo stesso tempo è incisiva abbastanza da restare impressa nella mente.
Con uno stile diretto che esplora in ogni singola sfumatura la psicologia dei suoi personaggi, Simone Pattavina ci regala una storia sofferta, dove non è solo il male ad avere la sua rilevanza, ma ciò che lascia quando distrugge ogni cosa. Il dolore e il vuoto infatti sono due componenti essenziali che fanno parte di Virginia, una quindicenne come tante altre, incompresa dai genitori e che pensa che seppellire le emozioni sia il modo giusto per sopravvivere.
È un ibrido decisamente interessante, che un po’ come una cipolla, strato dopo strato, rivela la sua vera natura, un intenso desiderio di conoscere la verità che comporta una crescita, una scoperta che può cambiare radicalmente qualcuno dall’interno e allo stesso tempo permette di entrare a contatto con la parte più vulnerabile di sè stessi.
Virginia e l’assassino è una chimera letteraria, quello strano mostro a due teste che ci affascina e ci attira verso di sè, mostrando poi con il suo colpo più letale entrambe le sue nature.
Il cadavere del lago di Danilo Pennone
“Le osservò in silenzio quelle stelle, ma non percepì nulla oltre il loro barlume. Lassù vide solo una maschera tragica, tolta la quale non si sarebbe trovata neanche la polvere dietro“.
ggi in libreria arriva per Newton Compton Editori Il cadavere nel lago, un romanzo eccezionale, una storia cruda, che già dalle pagine travolge il lettore come un fiume in piena. Emozioni si mescolano al brivido insano del thriller, in un continuo crescendo che impedisce al lettore di mettere da parte l’opera. È magnetico, esplosivo e allo stesso stesso uno schiaffo inaspettato quando la fede mostra l’altro volto, quello di un mostro famelico e assetato d’innocenza.
Con uno stile incisivo e diretto Danilo Pennone ci trasporta in una storia fatta di luci e ombre, dove queste ultime continuano ad avanzare e acciuffare qualsiasi cosa a loro portata, insabbiando, se necessario, tutto ciò che accade all’interno del Seminario Apostolico d’Irlanda, ma per uno come Ventura si tratta di trovare la verità e in questo bisogna ammetterlo, il commissario è un segugio capace di risolvere il caso.
Il cadavere del lago è più loquace da morto che da vivo, la sua voce soffocata e stridula riecheggia sotto la superficie dell’acqua, rompendo il silenzio degli abissi.
Per questo appuntamento è tutto! Ricordate di passare da Bookspedia per scoprire i titoli consigliati da Sara.
Alla prossima!