Music Monday #4: Dove ti ho perso di Ruth Hogan (Rizzoli)

Dopo un week-end trascorso in completo relax, il lunedì non sembra più così spaventoso. Sistemando la libreria mi è capitato tra le mani un bel ricordo dell’anno scorso, il romanzo di Ruth Hogan, una lettura perfetta per ogni stagione.

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Non posso lamentarmi il week-end appena trascorso è stato perfetto, ho avuto modo di dedicarmi alla lettura e cosa più importante di trascorrere un po’ di tempo lontana da tutto per ricaricare le pile.

Ma veniamo a noi, la mia settimana è cominciata sistemando gli scaffali e mentre George Ezra mi teneva compagnia, ho scovato alcuni romanzi che ho letto l’anno scorso e di cui ho un bellissimo ricordo. Uno di questi è The Keeper of Lost Things (Dove ti ho perso) di Ruth Hogan, una lettura dal retrogusto amara che regala molti spunti su cui riflettere.

Dove ti ho perso ed è un romanzo malinconico che grida quanto sia importante la vita e il modo in cui si sceglie di viverla. È anche quell’occasione mancata o quel sogno ancora nascosto nel cassetto, un mondo che aspetta di essere esplorato e chissà se, tra i miliardi di fili, qualcuno non possa trovare la sua storia tutta da scrivere, ricca di colpi scena, di gioia e dolore.

Pagine: 308

Acquistalo subito: Dove ti ho perso

Editore: Rizzoli
Collana: Rizzoli best
Traduzione: Marinella Magrì
Genere: Narrativa

Prezzo: € 19,00

Anthony Peardew colleziona e custodisce oggetti smarriti. Lo fa da quarant’anni, da quando ha perso il ciondolo, regalo di Therese, la fidanzata, proprio nel giorno in cui la ragazza è morta in un incidente. Stravolto dalla perdita, Anthony negli anni ha cercato conforto in quelle piccole cose trovate per strada o in un parco, sfuggite da una tasca o dimenticate al tavolo di un caffè o sul sedile di un treno. Pensava che, se avesse riconsegnato ogni oggetto al legittimo proprietario, qualcuno un giorno avrebbe bussato per restituirgli il suo. Ora, al tramonto della sua esistenza, vuole cedere questa missione alla sua assistente, Laura, lasciandole anche la bella villa in cui abita con tutto quello che contiene. Quello stesso giorno di quarant’anni fa, Eunice iniziava a lavorare come segretaria di redazione in una piccola casa editrice e per la fretta e l’emozione si era scontrata con Anthony. In apparenza un imprevisto da niente lungo i sentieri delle loro vite. Ma di ogni cosa, di ogni incontro, resta una traccia. Sono particelle in sospensione sopra i nostri giorni, che aspettano di posarsi. Perché tutto torni al proprio posto, adesso, Laura ed Eunice si devono trovare. Leggere “Dove ti ho perso” è rinfrescarsi all’ombra di un racconto caldo. Tante piccole storie ne punteggiano l’anima, a comporre un romanzo confortante, ironico, dove l’amore attraversa ogni essere vivente, ogni esistenza, in maniera lieve eppure definitiva. Una storia sul potere delle coincidenze e sulla fatalità dei piccoli eventi, quelli che sembrano essere senza importanza.

Ruth Hogan vive a nord di Londra ed è un’appassionata collezionista. Questo è il suo primo romanzo, in corso di traduzione in quattordici paesi e nato durante una lunga malattia che l’ha tenuta sveglia per molte notti.La collezione di oggetti dell’autrice è consultabile su #keeperOfLostThings.
Instagram.com/ruthmariehogan

Give me one good reason
Why I should never make a change
Baby if you hold me
Then all of this will go away.
Budapest

Il mio music monday continua con George Ezra, l’unico cantautore che riesce a rallegrarmi con qualsiasi canzone. Torno a sistemare, alla prossima!

May the Force be with you!
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