Old but gold: Il gatto nero di Edgar Allan Poe (Leone Editore)

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Torno a parlare di cortoromanzi questa volta con“Il gatto nero”, uno dei miei racconti preferiti di Edgar Allan Poe pubblicato per la prima volta nel 1843.

Data di uscita: 11 Febbraio

Acquistalo subito: Il gatto nero

Editore: Leone Editore
Collana: Gemme
Genere: Classici
Traduzione: Andrea Cariello

Prezzo: € 7,00
Pagine: 64

Un uomo dedito all’alcol, durante un eccesso di violenza, cava un occhio al proprio gatto Pluto e, qualche giorno dopo, lo uccide. È l’inizio di una sequenza di eventi sempre più inquietanti: un altro gatto senza un occhio, identico a Pluto tranne che per una macchia bianca sul petto, compare a spingere il narratore verso una follia senza via d’uscita. Finché il tragico epilogo non segna definitivamente la sua rovina.

È arrivato il momento per me di fare una pausa in compagnia di uno dei cortoromanzi di Leone Editore. Non è la prima volta infatti che parliamo di questo particolare formato con testo originale a fronte, se vi ricordate sia Arthur Conan Doyle che Edgar Allan Poe sono stati i protagonisti di diversi articoli; oggi quindi torniamo a parlare di quest’ultimo con uno dei suoi celebri racconti, uno dei tanti che rileggo spesso e volentieri perchè dello stile di Poe non se ne ha mai abbastanza: Il gatto nero.

Sono passati quasi due secoli dalla sua pubblicazione eppure non smette di affascinarmi, anzi continua imperterrito ad affollare le menti di ogni singolo lettore, che sia uno studente o un avido avventuriero leggere qualcosa di Edgar Allan Poe è sempre affascinante, che sia per una pausa dalle solite letture o perché si ha voglia di approfondirlo, questo racconto in particolare sa angosciare dalla prima all’ultima pagina.

Tutto comincia nel peggiore dei modi con il racconto di un uomo irrazionale che introduce i lettori nella parte più oscura della sua vita, quella che lo ha spinto a commettere le atrocità più assurde in nome della sua follia. Eppure da giovane il protagonista amava gli animali, li osservava con stupore e cercava sempre di procurarsi esemplari rari o pregiati da portare a casa come animali da compagnia, anzi come trofei della sua collezione. Pluto, però, è un gatto particolare, grosso e nero, intelligente, quasi malizioso e ogni suo gesto trasuda furbizia e consapevolezza di ciò che accade intorno a lui.

La paranoia del protagonista degenera col tempo, diventa sempre più violento e si accanisce contro sua moglie e con i suoi stessi animali, persino con Pluto che era il suo migliore amico. Il suo lato violento alimentato dall’alcool lo porta ancora una volta a rendersi artefice di atti ignobili, di Pluto resta soltanto il ricordo di ciò che ha fatto, dell’occhio cavato e del terrore ad avere vicino il proprio padrone, che non si ferma, dal modo in cui racconta la storia riflette sulle sue azioni cercando una valida spiegazione che possa dare un senso alla sua malvagità.

Quando purtroppo l’ossessione del narratore si trasforma e diventa una paranoia crescente, il gatto è lì, che lo osserva, lo scruta e con il suo sguardo accusatorio lo mette in soggezione quasi come se volesse dire “so che sei stato tu, questo è sbagliato” ed è qui che la prosa di Edgar Allan Poe racconta l’animo di un uomo violento, uno che non sapendo più come risalire continua a commettere atrocità pur di mettere a tacere la consapevolezza di aver commesso qualcosa di sbagliato e che continua a tormentarlo, portandolo ancora una volta a macchiarsi di sangue e a cercare un modo per celare ciò che ha fatto.

Indirettamente però è lo stesso assassino che attraverso la folle visione di Pluto redivivo tenta di mettere un freno alla sua stessa sete di sangue, tenta fermare la sua piccola strage facendo scaturire un terribile senso di colpa all’interno della sua mente, materializzandola sotto forma di Pluto. Il gatto diventa sì ossessione, ma anche la forma del suo senso di colpa, qualcosa che continua a tormentarlo e che continua a giudicarlo, anche con quel unico occhio e quell’orbita cava. In qualche modo è il suo stesso subconscio che attraverso una follia diversa dalla sua cerca di fermarlo.

 

 

 

disclaimer: si ringrazia l’ufficio stampa di Leone Editore per la copia omaggio.

 

May the Force be with you!
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