Old But Gold: Il pericolo senza nome di Agatha Christie

 

Secondo il mio modesto parere, non c’è in tutta l’Inghilterra cittadina di mare più attraente di St. Loo. La costa della Cornovaglia gareggia in bellezza con la Costa Azzurra. Manifestai questa convinzione all’amico Hercule Poirot, e mi sentii rispondere: «Le tue asserzioni sono poco originali, caro Hastings. Abbiamo letto quasi le stesse parole ieri sulla lista delle vivande, nel vagone ristorante che ci portava qui».

 

Editore: Libri Mondadori
Data di uscita: 2003
Pagine: 210
Prezzo: 11.50 €

Hercule Poirot ha deciso di ritirarsi a vita privata, concedendosi anche un periodo di riposo sulla costa della Cornovaglia. Per un vecchio segugio come lui, tuttavia, la passione della caccia ai criminali continua a essere forte. Così, quando uno sconosciuto attenta alla vita di una bella ragazza proprio davanti ai suoi occhi, l’investigatore belga è subito pronto a riprendere l’attività. Il primo problema da risolvere consiste nel convincere Nicky, vittima di una serie di incidenti quanto meno improbabili, che nonostante l’assenza apparente di motivi qualcuno la vuole veramente uccidere; il secondo sarà risolvere il mistero di un omicidio non commesso. Non ancora, almeno.

 

Paletta e scopino alla mano, è ora di tornare a rispolverare un grande classico dalla nostra libreria Old But Gold firmato dalla penna di Agatha Christie, Il pericolo senza nome. Dopo la forte scarica di adrenalina ricevuta dalla lettura di Aiuto! Poirot, non ho saputo aspettare troppo tempo prima di tuffarmi di nuovo tra le pagine scritte dalla regina dei gialli. La scelta del romanzo è stata abbastanza casuale, avevo proprio voglia di immergermi in un’indagine misteriosa condotta da Poirot, adoro Poirot alla follia se non si era capito!

Non sto seguendo un filo preciso con la lettura dei romanzi della Christie, forse sto sbagliando perché ci sono elementi che caratterizzano i protagonisti che emergono cronologicamente di romanzo in romanzo, al momento però non è un fattore che mi sta infastidendo, mi piace farmi guidare dal caso nella scelta del prossimo giallo. Ho da poco terminato la lettura di Il pericolo senza nome, mentre scrivo il mio parere già penso a quale sarà la prossima avventura al fianco di Poirot, sto diventando dipendente dal brivido firmato Christie…ma come potrebbe essere diversamente? Sono fortemente intenzionata a continuare il percorso in questa direzione, ci sono tantissimi romanzi di questa autrice straordinaria che desidero leggere, vorrei inoltre ampliare il mio orizzonte e tuffarmi anche in qualche indagine condotta da Miss Marple. Sono un po’ bloccata in questo senso perché parecchi anni fa avevo letto un romanzo con protagonista l’arzilla vecchietta ma purtroppo non mi aveva conquistata come ogni romanzo letto finora con Poirot. Voglio veramente “concedere” un’opportunità di riscatto a Miss Marple perché sono sicura che possa davvero piacermi, infondo nel frattempo sono cresciuta, magari quel romanzo in particolare non era quello giusto o semplicemente non era il giusto momento per leggerlo. Pensandoci sono proprio sorpresa di avere questo blocco nei confronti di Miss Marple perché adoro alla follia i romanzi in cui i protagonisti non sono più giovani, e quindi perché non buttarsi?

 

 

Ora però torniamo a chiacchierare di Il pericolo senza nome, il quindicesimo romanzo scritto da Agatha Christie e la sesta avventura con protagonista l’investigatore belga Hercule Poirot. Come vi dicevo, adoro immensamente il personaggio di Poirot, enigmatico, brillante e carismatico; mi piace il suo modo di ragionare e indagare, apprezzo molto il fatto che non rivela subito al lettore tutte le sue teorie e conclusioni ma ci regala la possibilità di riflettere e scoprire l’assassino. Ovviamente anche in questo caso ho fallito miseramente nella missione, purtroppo sarei un pessimo detective! La soluzione dell’enigma per me è stata strabiliante, mi ha lasciata davvero senza parole, sinceramente non sarei mai arrivata a stanare il colpevole, nemmeno sorteggiando a caso tra i miei sospetti. Forse leggendo più romanzi della Christie riuscirò un girono a scoprire un assassino? Chi lo sa, mai dire mai, ma infondo forse spero di non riuscirci perché ho paura di rimanere delusa.
In questa nuova avventura, il capitano Hastings affianca di nuovo Poirot dopo essere tornato dalla sua nuova vita in Argentina. Hastings e Poirot sono in vacanza nella piccola località di Sain Loo in Cornovaglia, la tranquillità viene interrotta da Nick Buckley, giovane donna che abita in una decadente villa arroccata sulla scogliera. Presto si scopre che la giovane è scampata a tre incidenti mortali, uno dei quali avvenuto proprio sotto il naso di Poirot e Hastings. Inutile dire che il famoso investigatore non ha potuto tirarsi indietro dall’indagare per proteggere un’apparente ragazza in pericolo di morte, visto che gli incidenti si sono rivelati veri e propri tentativi di omicidio.

La trama si sviluppa in un continuo crescendo di interrogativi e dubbi, sembra quasi impossibile anche per Poirot trovare il capo per sbrogliare la matassa! Nicky è in grave pericolo ma pare che non ci sia un vero e proprio movente per spingere qualcuno ad ucciderla, come mai? La giovane è quasi sul lastrico, chiunque volesse appropriarsi della casa si accollerebbe più debiti che utili, inoltre Nicky sembra non avere alle spalle un particolare burrascoso passato d’amore. Allora chi e perché la vuole morta? L’indagine per smascherare il colpevole procede a ritmo serrato, mille dubbi e sospetti si affacciano nella mente del lettore che macchina, pagina dopo pagina, per cercare di mettere insieme gli indizi lasciati da Agatha Christie. La Christie con il suo stile inconfondibile riesce sempre a mascherare e nascondere perfettamente le tracce del colpevole, non è per niente facile nei suoi romanzi stabilire con certezza chi dice la verità e chi mente, tutto può essere capovolto con astuzia e il lettore resta spiazzato, in balia della volontà dell’autrice.

Il pericolo senza nome è un giallo superlativo, una vicenda che mi ha tenuta fino alla fine con il fiato sospeso; la trama diventa sempre più intricata e il finale è un vero e proprio colpo di scena. Ora non vedo l’ora di tuffarmi nuovamente tra le pagine scritte da Agatha Christie.

 

Al prossimo classico!

 

 

 

May the Force be with you!
Precedente La casa in mezzo al mare di Miquel Reina | Recensione di Deborah Successivo Music Monday: La casa delle voci di Donato Carrisi (Longanesi)

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.