Release Day: L’innocente di Marco Franzoso (Mondadori)

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Un buon motivo per andare oggi in libreria è per scoprire il romanzo di Marco Franzoso, L’innocente, pubblicato da Mondadori nella collana Scrittori italiani e stranieri.

Data di uscita: 4 Settembre

Acquistalo subito: L’innocente

Editore: Mondadori
Collana: Scrittori italiani e stranieri
Genere: Narrativa Contemporanea

Prezzo: € 18,00
Pagine: 156

Alle volte non è facile stabilire il confine tra colpa e innocenza. Che cosa succede quando il male ci viene inferto da chi dovrebbe difenderci? Chi è colpevole: colui che produce il male coscientemente oppure chi, in buona fede, crea danni e dolore anche maggiori? Il male è tanto più brutale quando si presenta dietro l’alibi del bene, tanto più violento quando è inconsapevole.

È l’estate più torrida del secolo. Matteo, un ragazzino di dodici anni orfano di padre e grande appassionato di musica, è seduto in auto al fianco della mamma nel breve viaggio da un paese di campagna alla città vicina, dove sarà interrogato dal Giudice per un presunto abuso subito due anni prima.

Un viaggio di formazione, un crescendo emotivo fino all’incontro fondamentale in quella che lui chiama la “Stanza delle parole”. Giudice e Psicologa svolgono il loro necessario compito, ma proprio questo forse è alla radice del male che infliggeranno al “minore”, come lo chiamano. Minore, appunto. Quasi fosse un dettaglio marginale di una storia tra adulti, in cui lui non è che una voce. Il viaggio di ritorno sarà breve, e segnerà per Matteo il vero spartiacque tra il mondo dell’infanzia e il suo trovarsi troppo presto “grande”. Con questo strappo il ragazzo troverà dentro di sé la capacità di reagire e di riconoscere finalmente l’ambivalenza delle parole, come della vita.

“Doveva essere passato davvero molto tempo, ma non avrebbe saputo dire. Forse mezz’ora, o un’ora, lui aveva parlato e basta, e il tempo era volato. Magari due ore, o tre, chi poteva dirlo? Parlando non se ne era reso conto, perché la Stanza delle parole si mangiava anche quello, quando ci si stava dentro. Il tempo.”

Uno dei motivi che mi hanno spinta a leggere questo romanza è stata la trama, una storia peculiare che già dalle parole sulla seconda di copertina spinge il lettore a riflettere, a metterlo nella condizione di porsi una risposta e provare a immedesimarsi nei panni del giovane protagonista.

Source: Pinterest

Marco Franzoso si è dimostrato abile nel riuscire a costruire una storia difficile, alla quale non si può sfuggire al livello emotivo, uno squarcio di vita che ci pone di fronte a una situazione spesso sentita al telegiornale e che non dovrebbe mai succedere: l’abuso minorile.

L’effetto che si ha leggendo questo romanzo è di dolore, un dolore che colpisce l’animo, scandito dalla prosa fluida dell’autore che riesce a penetrare fino in fondo, scavando dentro il suo personaggio principale, un ragazzino di nome Matteo e tirando fuori tutto: la sofferenza, lo smarrimento, il disagio di vivere nella sua stessa pelle e l’incertezza delle parole, che gravano sulle sue spalle, costringendolo a crescere più in fretta del previsto.

“Le parole hanno due facce, una visibile e una nascosta.”

La vita di Matteo cambia drasticamente dopo la morte di suo padre, un evento che cambia la sua famiglia per sempre, marchiandola a fuoco e trascinandola alla deriva. Il dolore di sua madre è troppo grande, il suo è un lutto che non riesce ad elaborare ed è per questo motivo che cade in una profonda depressione.

Source: Pinterest

Il momento delicato che la sua famiglia sta attraversando spinge un’altra persona ad approfittarsene, una persona che avrebbe dovuto guidare e aiutare Matteo e che invece finisce per imporre la propria autorità, sfruttando la propria posizione per molestare un bambino.

Attraverso la violenza e comportamenti disdicevoli questa figura si muove nell’ombra, devastando la vita già di per sé difficile di un bambino e svuotandolo completamente di ogni lato positivo.

Matteo comprende il vero significato delle parole, le marcate sfumature che ci sono. La parte percettibile, ovvero quella che ascolta tutti i giorni, termini comprensibili che riesce a masticare, ma è quando emerge la parte nascosta che le parole assumono un significato diverso, pesano e fanno male.

Nella “Stanza delle parole” un Giudice attende di ascoltare Matteo e di ricostruire ciò che è successo quella volta, ma le parole si rifiutano di uscire, quello che prima di allora erano soltanto ricordi sbiaditi diventano chiari, ma affrontare la verità e vivere con quel peso è una responsabilità troppo grande per un ragazzino.

Source: Pinterest

Quello che gli viene chiesto di fare è un passo enorme, un passo che potrebbe decretare la fine o un nuovo inizio. Il tempo sembra scorrere con lentezza quando si tratta di esporre i fatti, mentre nella sua mente è pronto a rivelare a tutti ciò che sa, quando si trova a dover rispondere alle domande il coraggio svanisce.

La lotta interiore lo dilania, strappa la sua coscienza in tanti pezzetti e li mette uno contro l’altro, confondendolo e facendolo schiavo delle sue remore.

Il suo è un viaggio tortuoso, un cammino difficile che gli insegna cos’è la vita e come affrontare i problemi che gli sbarrano la strada. Imparare non è mai facile e spesso richiede un sacrificio che sia volontario o che sia imposto dagli altri e talvolta non basta dare una parte di sé, ma bisogna cedere la propria anima per imparare tutto.

Il dolore di un evento traumatico come questo gli mostra anche che per riuscire a superare le sue paure bisogna che compia quel passo, che ammetta quello che è successo davanti a tutti ma soprattutto davanti a sé stesso, solo così riuscirà un giorno ad andare avanti.

Questo è un romanzo straordinario che ho divorato in brevissimo tempo, ma che nonostante la mia ingordigia mi ha lasciato molto di più di quanto mi aspettassi. Il viaggio di formazione di Matteo è così vivido, è difficile riuscire a scollarsi di dosso le sue parole, i suoi pensieri e ciò che ha vissuto.

«Ricordati, Matteo» diceva, «nella vita sono importanti tre cose.» […] «Tre cose, hai capito? Misurare, scavare e poi dimenticare.»

 

 

 

disclaimer: si ringrazia l’ufficio stampa di Mondadori per la copia omaggio.

 

May the Force be with you!
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