Review Party: Il cadavere del lago di Danilo Pennone

Instagram: @brivididicarta | @lastambergadinchiostro

Dopo Confessioni di una mente criminale torna in libreria Danilo Pennone con “Il cadavere nel lago” pubblicato da Newton Compton e in uscita proprio oggi.

17 Gennaio

Acquistalo subito: Il cadavere nel lago

Editore: Newton Compton Editori
Collana:  Nuova narrativa Newton
Genere: Thriller

Prezzo: € 9,90
Pagine: 336

Mario Ventura, commissario sessantenne dai metodi duri, musicista mancato e con una certa dipendenza dall’alcol, è alle prese con un caso difficile: sulle rive del lago di Albano, in un giorno d’inverno freddo e piovoso, viene ritrovato il cadavere di un giovane seminarista irlandese, Eamon McCormac. Il corpo è seminudo e con evidenti segni di soffocamento. Si tratta di omicidio. Le indagini portano gli inquirenti a interessarsi al Seminario Apostolico d’Irlanda, a Castel Gandolfo, un’istituzione che accoglie futuri ecclesiastici di nazionalità irlandese. Non ci vuole molto per scoprire che la condotta di McCormac era tutt’altro che irreprensibile. Il seminarista frequentava infatti un giro di prostituzione. I sospetti cadono subito su un giovane che lavorava proprio nella zona in cui è stato rinvenuto il cadavere e una serie di indizi sembrano confermare la sua colpevolezza. Ma Ventura non intende chiudere il caso prima di essere venuto a capo del mistero che avvolge la vicenda. Perché la verità è molto più lontana di quanto potrebbe sembrare…

Passiamo ora a un thriller strepitoso che vede il ritorno di Danilo Pennone, un autore che ha saputo risollevarmi il morale regalandomi un thriller meraviglioso nel quale potersi smarrire, seguendo più da vicino le indagini di Mario Ventura, un commissario che resta impresso nella mente, diviso fra lavoro, musica e dipendenza.

Oggi in libreria arriva per Newton Compton Editori Il cadavere nel lago, un romanzo eccezionale, una storia cruda, che già dalle pagine travolge il lettore come un fiume in piena. Emozioni si mescolano al brivido insano del thriller, in un continuo crescendo che impedisce al lettore di mettere da parte l’opera. È magnetico, esplosivo e allo stesso stesso uno schiaffo inaspettato quando la fede mostra l’altro volto, quello di un mostro famelico e assetato d’innocenza.

Con uno stile incisivo e diretto Danilo Pennone ci trasporta in una storia fatta di luci e ombre, dove queste ultime continuano ad avanzare e acciuffare qualsiasi cosa a loro portata, insabbiando, se necessario, tutto ciò che accade all’interno del Seminario Apostolico d’Irlanda, ma per uno come Ventura si tratta di trovare la verità e in questo bisogna ammetterlo, il commissario è un segugio capace di risolvere il caso.

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La vita con Mario Ventura non ha fatto sconti, anzi per quanto fosse bravo nel suo lavoro ha preteso le imposte, portandogli via l’amore, la sua famiglia, e facendolo sprofondare in una spirale autodistruttiva, alimentata dal suo vizio per l’alcol e la sua passione per la musica. Senza ombra di dubbio questo è un personaggio complesso, che poco a poco si svela, ci mostra tra presente e passato la sua vera essenza, senza però trascurare il caso che sta seguendo.

Sulle rive del lago di Albano viene rinvenuto un corpo, quello di Eamon McCormac, un seminarista irlandese. Questo comporta che il commissario estenda le sue indagini al Seminario Apostolico d’Irlanda, un luogo dove si radunano i futuri ecclesiastici irlandesi. È qui che l’altro volto della vittima comincia a prendere forma, mostrando una verità molto scomoda ed evidenziando il suo comportamento poco etico, il che porta Ventura ad andare fino in fondo, a togliere il filtro e osservare più da vicino tutto ciò che c’è di distorto attorno a McCormac e in particolare al seminario.

La verità però è tutt’altro che dolce, ciò che scopre indagando è sconvolgente, ancora una volta si ritrova a camminare sul filo del rasoio senza sapere se finirà per tagliarsi o riuscirà a cavarsela. Ha perso molto, ma la sua tenacia non si è spenta, è disposto a tutto pur di mettere un punto finale a questa storia.

Il cadavere nel lago ha portato con sè la punta di un iceberg solido, che poco a poco mostra tutto l’orrore che si cela sotto, una fitta rete che non si limita a toccare un’area ma si espande fino ad arrivare in posti inimmaginabili, la prova evidente che quando si tratta di ombre non c’è posto che riesca a scampare al loro tocco letale.

Se non si fosse capito ho amato questo romanzo, ogni singola sfumatura, il commissario e il caso, elementi in perfetto equilibrio che permettono di godersi una storia a 360 gradi senza trascurare nulla. Danilo Pennone è un autore che mi ha piacevolmente sorpresa, senza ombra di dubbio è qualcuno da tenere d’occhio.

Il cadavere del lago è più loquace da morto che da vivo, la sua voce soffocata e stridula riecheggia sotto la superficie dell’acqua, rompendo il silenzio degli abissi.

“Le osservò in silenzio quelle stelle, ma non percepì nulla oltre il loro barlume. Lassù vide solo una maschera tragica, tolta la quale non si sarebbe trovata neanche la polvere dietro”.

 

 

 

disclaimer: si ringrazia l’ufficio stampa di Newton Compton per la copia omaggio.

 

May the Force be with you!
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