Tea time: Vasandhi. Schiava in India, schiava in Italia

 

Benvenuti a una nuova uscita della nostra rubrica Tea time, la tazzina di tè che gusteremo oggi è molto speciale, oggi salpiamo per un paese lontano l’India, il paese natale di Vasandhi. Vasandhi è una donna forte e coraggiosa, un’eroina dei giorni nostri che ha deciso di condividere la sua esperienza di vita attraverso un romanzo, in Schiava in India, schiava in Italia ci racconta la sua vita, esperienze vere, reali, crude narrate dalla voce di Rinaldo Boggiani.

 

 

Editore: Infinito Edizioni
Data di uscita: 19 giugno 2018
Pagine: 192
Prezzo: € 15.00

Il viaggio di Vasandhi comincia da Alagapuri, nel sud dell’India, luogo povero d’acqua e di cibo ma ricco di spiritualità, amicizia e amore, unici antidoti contro prevaricazione, violenza e morte, all’ordine del giorno. Data in sposa giovanissima e contro la sua volontà a un italiano molto più anziano di lei, arriva nell’Italia settentrionale e qui conoscerà l’abisso. Ma non si arrenderà mai e farà di tutto per sfuggire al mondo sommerso in cui è stata calata e per ridare dignità al dolore, trasformando le ingiustizie in ragione di lotta e di resistenza. Una storia vera, dei nostri giorni, che entra nel cuore del lettore e ci rimane per sempre. “Spero che Vasandhi possa diventare parte di voi, come è stato per me”. (Alessandro Haber)

 

 

Schiava in India, schiava in Italia è un sogno, un riscatto, un libro crudo, un romanzo che racconta le esperienze, l’intera vita di una bambina come tante altre, di una ragazzina piena di sogni, speranze e amore, diventata poi una donna forte e coraggiosa, temprata dalla vita stessa. Schiava in India, schiava in Italia è una piccola vittoria, è la realizzazione di un sogno sul quale si basa un meraviglioso progetto; Vasandhi sogna di poter tornare in India per costruire un doposcuola per bambine, regalare alle giovani menti la possibilità di essere coltivate e di sbocciare come una meravigliosa e profumata primavera; Vasandhi purtroppo non ha avuto questa opportunità, dal suo grande sogno nasce il progetto “Un libro una pietra”. Il progetto è sostenuto dalle vendite di Schiava in India, schiava in Italia; l’autore, Rinaldo Boggiani, ha contribuito attivamente alla sua diffusione ricevendo partecipazioni, sponsorizzazioni e patrocini, fino a che il progetto è stato inserito tramite Confindustria nell’agenda ONU 2030 per lo sviluppo sostenibile con l’obbiettivo n. 4 – Istruzione di qualità – e n. 5 – Uguaglianza di genere – fino ad arrivare a ricevere 100.000 € da Fresenius. Il progetto purtroppo, come potete immaginare, è stato rallentato dal covid ma il sogno di Vasandhi non si ferma, anche se la strada da percorrere è ancora lunga.

Vasandhi ha affidato a Rinaldo Boggiani la sua storia, per 19 mesi ha raccontato la sua vita allo scrittore, snocciolando tutti i ricordi che compongono il suo puzzle, da quando aveva tre anni al momento in cui finalmente sì è sentita libera, forte e indipendente. Boggiani ascoltava, registrava e scriveva, successivamente ha messo la storia di Vasandhi inchiostro su carta dando vita a Schiava in India, schiava in Italia.

Lo stile di scrittura di Rinaldo Boggiani è fluido, semplice e avvolgente; l’autore con semplicità riesce ad arrivare al cuore del lettore trasmettendo la miriade di sfaccettature emozionali provate da Vasandhi. Il romanzo parla di vita, crudeltà, violenza, gioia, amore, speranza, cultura, oppressione e libertà; tematiche molto forti che ci portano alla scoperta di luoghi e usanze lontane, in una realtà molto differente dalla nostra.

 

 

Vasandhi ha sperimentato sulla propria pelle cosa significano la povertà e la fame; sì, tutti noi sappiamo che purtroppo molte, troppe, persone nel mondo vivono in condizioni di vita precarie ma fortunatamente noi non sappiamo cosa vuole dire, non sappiamo come ci si sente a non avere niente in tasca per mettere in tavola del cibo, non sappiamo com’è avere i morsi della fame e non reggersi in piedi. Nella nostra realtà è quasi del tutto normale avere sempre un tetto sopra la testa e un piatto caldo sul tavolo, credo che non si possa capire fino in fondo la sofferenza e la disperazione che racchiudono queste situazioni se non li si vive in prima persona, o se non si è guidati da qualcuno che purtroppo le ha vissute.

I bambini di tutto il mondo dovrebbero avere il diritto di vivere un’infanzia serena e spensierata, dovrebbero essere liberi di giocare, correre ed esplorare, non dovrebbero essere investiti di doveri e responsabilità. Molti bambini non immagino cosa significa essere bambini, Vasandhi ci racconta la sua infanzia fatta di lavoro, povertà, famiglia, violenza, lavori domestici, e per fortuna scuola. Vasandhi è potuta andare a scuola quando era piccola ma è stata costretta ad abbandonare gli studi che amava molto presto perché la sua famiglia aveva bisogno del suo lavoro, Vasandhi però non ha mai rinunciato allo studio. Istruzione. Quando si è ragazzini purtroppo si vede la scuola come un obbligo, un qualcosa di noioso nel quale bisogna impegnarsi per forza per non prendere debiti e insufficienze, per far contenti i genitori, per avere premi e ricompense. Pochi ragazzi riescono a capire da subito che sui banchi di scuola stanno costruendo loro stessi e il loro futuro, ora dopo ora, campanella dopo campanella.

Il racconto di Vasandhi è toccante, crudo, emozionante; le parole di Boggiani riescono a toccare il cuore dei lettori creando una particolare empatia con la storia, un sentimento che pagina dopo pagina cresce, ti immerge a fondo in questa realtà, ti fa sperare e desiderare che la protagonista riesca finalmente a essere libera. Vasandhi però non riuscirà a sperimentare la libertà molto presto, la donna con il matrimonio nutriva la speranza di fuggire a una costante oppressione, purtroppo è passata da una realtà crudele all’altra, dall’India all’Italia le sofferenze di Vasandhi si sono intensificate. Come mai? Riflettete sull’idea di essere schiava in un paese sconosciuto, di essere immersa improvvisamente in una cultura completamente diversa da quella di origine, un luogo dove tutto nell’ambiente è oscuro e non famigliare, un posto dove si è guardati con sospetto nel quale la lingua è un ostacolo.

Il viaggio di vita di Vasandhi è stato fino al momento nel quale è riuscita a liberarsi molto duro, un percorso che spinge il lettore a riflettere su quanto nella vita siamo fortunati, diamo per scontato una miriade di cose che invece per altre persone sarebbero una vera e propria benedizione. Schiava in India, schiava in Italia racconta il coraggio di una donna, il suo l’amore per la vita e la speranza di un futuro migliore, Vasandhi fortunatamente un futuro migliore per lei e sua figlia Radha lo ha trovato, non senza tantissime difficoltà e sofferenze. Penso che davvero dovremmo mettere in pausa per qualche momento le nostre vite frenetiche, fermarci a riflettere sulla bellezza delle piccole cose e su quanto infondo siamo fortunati, la vita non è una favola, non è perfetta ma possiamo trovare in noi la forza di renderla meravigliosa.

 

 

 

 

 

 

Desclaimer: si ringraziano Vasandhi e Radha per la copia omaggio

 

May the Force be with you!
Precedente Paper Corn: Pets United di Reinhard Klooss (2019) Successivo Old but gold: Il cuore del gigante di George MacDonald (Leone Editore)

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.