TGIF – Book Whispers #1: I libri consigliati di questa settimana

Giuro solennemente di avere buoni consigli…

Sono lieta di presentarvi questa nuova rubrica in collaborazione con la mia amica Sara del blog Bookspedia. Di che cosa si tratta? In questa sezione consiglieremo tre libri recensiti/letti in settimana, quelli che ci hanno particolarmente colpito e che meritano sicuramente di stare nel podio delle nostre preferenze settimanali.

Con questa rubrica spero di far trasparire il mio amore per i libri. Non si tratta solo di autori emergenti, piccola, media o grande editoria. Ogni libro si rispetta comunque, recensito o argomentato (secondo i limiti della decenza) anche quando non convince. Quando vi descrivo il romanzo dal mio punto di vista, quello di un essere qualunque, spero di riuscire a rendere loro giustizia. Le parole sono fondamentali quando si scrive, i protagonisti sono loro, i romanzi, ricordiamolo.

La verità di Melanie Raabe

Pagine: 384 | Prezzo: € 17,90

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Da ormai sette anni, Sarah vive sola con il suo bambino: dopo essere partito per un viaggio d’affari in Sud America, suo marito Philipp è scomparso, precipitando Sarah in un incubo. Fino a quando, improvvisamente, viene annunciato il ritorno di Philipp, lasciato libero dopo essere stato per sette anni nelle mani di una banda di rapitori. La notizia diventa un caso mediatico. Sarah è incredula e frastornata, e si prepara ad accogliere il marito. Ma quando il portello dell’aereo che dovrebbe restituire Philipp alla sua famiglia si apre, accade l’impensabile: a scendere la scaletta non è Philipp. È un uomo che Sarah non ha mai visto prima. Che cos’è successo? Chi è questo estraneo che si spaccia per Philipp? E, soprattutto, che intenzioni ha? Se dello sconosciuto Sarah non sa nulla, lui invece sembra sapere tutto di lei, e la minaccia. Se si azzarderà ad aprire bocca denunciandolo alla polizia, perderà ogni cosa: suo marito, suo figlio, la sua stessa vita.
Uno psicothriller elegante e inquietante, La verità insinua il dubbio nel lettore pagina dopo pagina, e conferma il grande talento di una delle migliori autrici della nuova generazione.

“Ho temuto il giorno dell’eclisse di sole. Ho vissuto per così tanto tempo nell’attesa, mi sono così tante volte chiesta che cosa avrei provato. Avevo paura dei vecchi dolori, delle vecchie domande che questo giorno – ne ero certa – avrebbe riportato in superficie come una marea devastatrice.”

Non vedo l’ora di parlarvi meglio di questo romanzo. Era quello che ci voleva per ripartire con un buon thriller. Ultimamente di romanzi di questo genere non ho trovato qualcosa che mi smuovesse come “La verità” o “Il giardino delle farfalle”.

La giovane scrittrice tedesca era già promettente con il suo romanzo d’esordio, “La trappola” e diventa sinonimo di garanzia con questo suo nuovo libro “La verità”. È inutile girarci attorno, la Raabe ha stile, non si tratta solo di saper scrivere un buon thriller, ma il modo in cui riesce a entrare e provare psicologicamente il lettore. Non sono nuova alla sua prosa, l’esordio mi aveva già convinta. Realtà e follia che si mischiano in maniera cruda, quasi palpabile, in cui i personaggi risultano reali, vivi. Questa volta sceglie una storia apparentemente comune, alle prese con le crudeltà della vita, ma che lentamente degenera in un incubo senza fine dal quale la nostra protagonista fatica a risvegliarsi. Ancora una volta ci delizia con un bellissimo romanzo, la cui protagonista è una donna che nonostante tutto ancora si rialza in piedi.

La locanda dove il mare parla piano di Emma Sternberg

Pagine: 360 | Prezzo: € 18,90

Acquistalo subito: La locanda dove il mare parla piano

Quando Linn perde in un solo giorno fidan­zato, casa e lavoro, impara due grandi lezioni. La prima: mai mettere tutta la tua vita in ma­no a un uomo. La seconda: mai disperare, perché la vita stessa sa sempre come sorpren­derti. Di lì a poche ore, infatti, un certo Mr. Cunningham, «cacciatore di eredi», spunta dal nulla con una notizia sensazionale: Linn ha ricevuto una casa negli Hamptons da una fantomatica zia d’America.

Lasciata la Germania con il primo volo per New York, Linn scopre così la Sea Whisper Inn, ovvero la locanda Sussurro del Mare: un’antica villa, un tempo adibita a pensione, dotata di parco, discesa al mare e – nuova sorpresa – cinque inquilini fissi. Sono i migliori amici della zia, cinque simpatici vecchietti. Mentre Linn tenta di escogitare un piano per salvare dai debiti la casa e magari riaprirla ai turisti, è sempre più conquistata dai fantastici cinque e dai loro racconti affascinanti su zia Dorothy e sulla vita glamour che si era reinventata dopo la fuga dall’Europa. Ma in quella storia manca un dettaglio fon­damentale, un segreto struggente di cui resterebbe traccia solo in un quadro, miste­rioso e introvabile. Proprio la ricerca di quel dipinto scomparso permetterà a Linn di aprire una porta su quel passato… e fare finalmente luce sul proprio futuro.

Ma poi ho pensato che sarebbe stato più bello che lo vedessero tutti: tutti quelli che non credevano che la vita qualche volta ti regala un secondo grande amore.

Ho avuto la fortuna di leggere questo romanzo per un blogtour. Ultimamente sono queste iniziative che mi stanno facendo uscire dalla mia comfort zone, per questo devo ringraziare Sara, che mi sprona a mantenere la mente aperta. Ci influenziamo a vicenda tantissime volte. Haha! Anche Claudia ha la sua fetta di colpa. Vi riporto un pezzo della mia recensione, ho amato questo romanzo. Sotto sotto anche io sono una romanticona che ama le commedie francesi.

“La locanda dove il mare parla piano” assomiglia a una commedia francese, procede spedita e quando meno ce ne rendiamo conto, siamo curiosi di conoscere le peripezie della protagonista. È un viaggio sofferto quello di Linn, alla ricerca di sè stessa. A volte, gli eventi non capitano per caso, spesso e volentieri è il destino a condurci nel luogo esatto dove poter riscoprire noi stessi o vivere esperienze uniche. Questo luogo per Linn è la locanda, la sua occasione per ricominciare.

Come le commedie francesi si respira un’aria d’estate continua, di spensieratezza che porta con sè malinconia. Dopotutto l’estate che cos’è? È un periodo breve ma intenso che lascia sentimenti contrastanti nel cuore. Basta ascoltare il rumore del mare per capire quanto esso abbia da raccontare, ma nel caso della nostra protagonista, non è solo il mare a sussurrare qualcosa, ma sua zia Dotty e spetta a lei scoprire di cosa si tratti. Fuggire da sè stessi è una corsa inutile contro il tempo, prima o poi tutti noi dobbiamo fronteggiare i nostri demoni, ma spetta a noi capire quando e come.

Il giardino delle farfalle di Dot Hutchison

Pagine: 360 | Prezzo: € 9,90

Acquistalo subito: Il giardino delle farfalle

Vicino a una villa isolata c’è un bellissimo giardino dove è possibile trovare fiori lussureggianti, alberi che regalano un’ombra gentile e… una collezione di preziose “farfalle”: giovani donne rapite e tatuate in modo da farle assomigliare a dei veri lepidotteri. A guardia di questo posto da brividi c’è il Giardiniere, un uomo contorto, ossessionato dalla cattura e dalla conservazione dei suoi esemplari unici. Quando il giardino viene scoperto dalla polizia, una delle sopravvissute viene portata via per essere interrogata. Gli agenti dell’FBI Victor Hanoverian e Brandon Eddison hanno il compito di mettere insieme i pezzi di uno dei più complicati rompicapo della loro carriera. La ragazza, che si fa chiamare Maya, è ancora sotto shock e la sua testimonianza è ricca di episodi sconvolgenti al limite del credibile. Torture, ogni forma di crudeltà e privazione sembravano essere all’ordine del giorno in quella serra degli orrori, ma nella deposizione della giovane donna, che ha delle ali di farfalla tatuate sulla schiena, non mancano buchi e reticenze… Più Maya va avanti con il suo terrificante racconto, più Victor e Brandon si chiedono chi o cosa la ragazza stia cercando di nascondere…

Eravamo Farfalle e le nostre brevi vite sarebbero terminate nel vetro.

Questo è un thriller che cito perchè mi ha piacevolmente colpita, stravolgendomi come solo i miei autori preferiti sanno fare. Il giardino dell farfalle è uno di quei romanzi non facili da digerire, bisogna avere fegato per accettare la storia narrata dalla protagonista e io ne ho avuto, ma questo non significa che non mi abbia marchiata.

Dot Hutchison è un’abile cantastorie, senza infarcire la storia di parole inutili, arriva dritto al punto. Apre nel lettore una ferita profonda senza dargli il tempo di rimarginarla, infierendo sulla lacerazione appena aperta, ricoprendola di sale e limone, il dolore aumenta così come l’intensità della storia, che contorce le viscere fino a quando non è lei a decidere di averne avuto abbastanza ed è allora che molla la presa, per dare quel minuto d’aria e riprendersi.

La struttura è quella di un thriller psicologico complesso, in cui i diversi punti di vista si alternano per conoscere a 360 gradi il misterioso “giardiniere”, ma non solo, è anche un modo per scoprire Maya, la cui apparenza inganna. È uno dei migliori thriller che ho letto finora. Sono rimasta piacevolmente colpita di fronte alla scoperta di sapere che è questo il suo primo romanzo. Sembra un’autrice navigata di cui non vedo l’ora di leggere un seguito.

INTRAMONTABILE

Giulia Tofana. Gli amori, i veleni di Adriana Assini

Pagine: 240 | Prezzo: € 14,00

Acquistalo subito: Giulia Tofana. Gli amori, i veleni

Nella Roma barocca di Urbano VIII trionfa l’arte e imperano le feste, ma anche il Tribunale dell’Inquisizione lavora senza soste. Le leggi le fanno ancora gli uomini e le donne le subiscono, assieme ai matrimoni imposti e ai maltrattamenti non puniti, prepotenze a cui nessuno, nemmeno il Santo Padre, intende porre rimedio.

La musica cambia, però, quando nella città sul Tevere approda una bella forestiera, Giulia Tofana, giovane plebea di dubbia morale e cuore schietto.

Innamorata persa di un barone e amante di un bel frate, non ne sa di scienza né di lettere, ma a forza di trafficare con l’arsenico e l’antimonio, ha messo a punto la formula di un veleno che non lascia tracce, non desta sospetti. Un veleno perfetto, dunque, che però non è per tutti: paladina di giustizia, Giulia lo vende soltanto alle donne. Per liberarsi di mariti grevi e maneschi, che non hanno scelto.

Per sapere quale direzione premere, seguo l’istinto e il mio destino lo leggo nelle stelle.

Non posso non citare questo libro. Resta il mio preferito, intramontabile per quanto sia bello. Una possibilità, se fossi in voi, gliela darei.

La storia di Giulia racchiude mille sfumature di storie mai raccontate, di amori per il quale la pena vivere e come se non fosse abbastanza, Adriana Assini si serve del personaggio per sottolineare il ruolo della donna in un epoca maschilista, che non si faceva problemi a schiacciare il sesso femminile perchè ritenuto inferiore.
Il linguaggio ricercato non ha appesantito la lettura del romanzo, che si è rivelato piacevole. Pur essendo il primo libro che leggo dell’autrice ne sono rimasta affascinata, ogni capitolo di Giulia Tofana era colmo di dettagli sugli usi e costumi dell’epoca. Si capisce che c’è stata un’accurata ricerca alla base del romanzo. Il personaggio così tanto discusso non è altro che una donna comune, non malvagia, come ci si aspetterebbe che fosse, ma una donna in preda alle delusioni e imprevisti della vita, bastonata anche da essa. Ciò nonostante la forza con la quale Giulia si rialza sempre ad ogni caduta è invidiabile.

Per questo appuntamento è tutto. Non perdetevi i consigliati da Bookspedia.
A venerdì prossimo!

 

 

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