The Whispering Room: Il grande Iuba di Saverio Giannini

 

Ricordati che qualsiasi momento è buono per cominciare. Apprendi dagli audaci, dai forti, da chi non accetta compromessi, da chi vivrà malgrado tutto. Alzati e guarda il sole nelle mattine e respira la luce dell’alba. Tu sei la parte della forza della tua vita. Adesso svegliati, combatti, cammina, deciditi e trionferai nella vita; Non pensare mai al destino, perché il destino è il pretesto dei falliti.
(Pablo Neruda)

 

Cari lettori, la nostra rubrica The Whispering Room è in pieno fermento in questo periodo. Oggi torna a trovarci Saverio Giannini per parlare insieme del suo nuovo romanzo Il grande Iuba. Non perdetevi l’intervista con l’autore per saperne di più!

 

Editore: Giacovelli Editore
Data di uscita: 5 aprile 2022
Pagine: 74
Prezzo: 13.00 € 

Libero è Il Poeta della Strada.
Odia stare tra la gente.
La sua vita è un film in bianco e nero: solo quando
disegna o scrive prende colore.
Ha un solo e unico sogno: pubblicare Libero senza
Tempo, il suo ultimo libro, inedito come gli altri cento. Dopo l’ennesimo rifiuto decide d’inciderlo direttamente sull’asfalto e sui muri, offrendo gratuitamente poesie e dipinti a tutto il mondo, sospinto da Richard, Asia, Karlos e
dal Grande Iuba… Il suo grido di libertà.

“Io invece dico che Iuba è una parola che non esiste. L’ho inventata io. È nata per errore. Non significa nulla e per questo ha un’infinità di significati. La prima volta l’ho pronunciata alla morte di mio padre ed è subito riuscita a farmi stare meglio. Poi è divenuta qualcos’altro: una carezza inaspettata, un’esplosione di emozioni. Il mio inno alla libertà!”

 

#Bottaerisposta

 

 

  • Com’è nata l’idea di Il grande Iuba?

Il Grande Iuba trae ispirazione da una composizione poetica scritta da Walt Whitman Il mio barbarico “YAWP” citata in uno dei film che ho più amato in vita mia ovvero “L’Attimo Fuggente” di Peter Weir con uno stratosferico Robin Williams.  

 

 

  • C’è un episodio che le si è delineato prima degli altri?

Nel 1996 ero ancora un artista in erba, scrivevo le mie prime liriche, o meglio semplici pensieri che assomigliavano solo vagamente a delle poesie. Un giorno presi coraggio e scrissi una lettera (non erano ancora tanto diffuse le e-mail) a Serena Dandini che curava una rubrica sulla rivista “Musica! Rock & altro”. In quella lettera comunicavo al mondo l’imminente uscita del mio ultimo libro di poesie, disegni e fotografie intitolato Libero senza Tempo, sui nudi muri delle strade e sull’asfalto, ultimo di innumerevoli libri mai pubblicati. Allegai anche una poesia intitolata Sul trono della Felicità dedicandola a tutti i “Musicomani”.

Dopo appena una decina di giorni dalla pubblicazione, la mia cassetta postale fu letteralmente inondata da una montagna di lettere. Mi scrissero da ogni parte d’Italia, richiedendomi altri pensieri, poesie, anche l’intera raccolta; ragazzi, ragazze, persone di ogni età, anche carcerati. Quell’episodio divenne una manna dal cielo per la mia ispirazione. Iniziai così la stesura del romanzo e, qualche mese più tardi, raggiunsi il 2° posto in un concorso letterario per opere inedite. Solo per il vincitore assoluto era prevista la pubblicazione. Rinchiusi così il manoscritto nel cassetto e ci misi un bel macigno sopra. Dopo la nascita dei miei figli e la morte di mio padre ho deciso di riprendere in mano quella storia, e di affidare il lavoro di editing ad Alessandra Minervini, che non smetterò mai di ringraziare. Ho spedito l’opera definitiva a una decina di Case editrici, ricevendo diverse proposte editoriali. Poi è arrivato Paolo Giacovelli e mi ha conquistato con il suo motto: I SOGNI SI AVVERANO solo se provi  A RACCONTARLI.

Il resto è storia.

 

 

  • Ci parli dei suoi personaggi

Libero è un madonnaro: Il Poeta della Strada. Odia stare tra la gente dal giorno in cui il padre è morto. Tutto ciò che sa fare lo deve a lui. Vive con la madre, proprietaria di una boutique di piante e fiori, una persona arida e cinica. La sua vita è un film in bianco e nero: solo quando disegna o scrive prende colore. Ha un solo e unico sogno: pubblicare Libero senza Tempo, il suo ultimo libro illustrato, inedito come gli altri cento.

Richard, oltre ad essere il cantante frontman dei The Verve, gruppo che Libero ama alla follia, è anche il suo più grande confidente.

Asia è la ragazza di cui s’innamora Libero, al primo sguardo. Due occhi verdi e profondi, identici a quelli di Riri Williams – Ironheart, lunghi capelli d’oro, sottili come grano filato. Il viso più dolce del mondo.

Karlos è un graffitaro, conosciuto per caso, che riuscirà a far riaccendere dentro il cuore di  Libero la scintilla dell’arte dopo la partenza della ragazza.

Infine c’è il Grande Iuba una carezza inaspettata, un’esplosione di emozioni. Un grido verso il cielo.  Un inno alla libertà!

 

 

  • Quali dei suoi personaggi è il suo preferito? Ha qualcosa in comune con lei/lui?

Il personaggio che preferisco in questa storia non è una persona ma un qualcosa d’indefinito, dal nome stupendo. Un qualcosa che non significa nulla e per questo ha un’infinità di significati. In una parola sola: IUBA.

Ciò che più mi accomuna a lui è l’irrefrenabile desiderio di libertà e autenticità che ci contraddistingue.

Libero, nella prima parte del romanzo, ricorda me da giovane, ovvero  un adolescente idealista-pessimista mentre nella parte finale è simile a ciò che immagino di essere diventato oggi: un uomo pragmatico-ottimista.

 

 

  • Se dovesse associare una canzone al suo romanzo quale sceglierebbe?

Bitter Sweet Symphony dei The Verve, senza ombra di dubbio. È la canzone che più di tutte incarna il desiderio di rivalsa del protagonista, l’impeto creativo e il processo profondo e irresistibile dell’ispirazione.

 

 

  • Ha incontrato difficoltà nella stesura del suo romanzo?

Oggi, grazie anche e soprattutto alla mia editor, Alessandra Minervini e ai suoi saggi consigli, tutto risulta più semplice e facile.

 

 

  • Quali sono i progetti per il futuro?

Spero, in primis, di avere il tempo e l’opportunità di girare per le scuole di tutta la Puglia, presentando le mie ultime due creature: L’Uomo Sole e Il Grande Iuba. Poi vorrei iniziare al più presto la stesura del mio nuovo romanzo, titolo provvisorio: Gli Ultimi. Un road book con all’interno evocative e leggere illustrazioni, sullo stile di O. Astromujoff, illustratore che cura i libri di Sergio Bambaren, uno dei miei autori preferiti. Alla fine sognare non costa nulla, basta un semplice: “Iiiiiiiiiuba!”   

 

 

#Conosciamol’autore

Saverio Giannini nasce nel 1973 a Bari. È autore di poesie, racconti e romanzi. Alcune sue liriche sono state pubblicate nelle raccolte “Il Sole nella Città” e “Sui percorsi del cuore” (“La Vallisa – Besa Editrice”). Con la composizione poetica Sul Trono della Felicità ha vinto il premio “Equilibrium-
Città di Toritto” (Bari, 1996). Il suo romanzo d’esordio Un Sussurro di Successo (Besa Editrice) si è classificato al 1° posto del Premio Nazionale di Narrativa “Città di
Crispiano” (Taranto, Ottobre 2004). Nel 2021 pubblica il romanzo di formazione “L’Uomo Sole” con la Casa Editrice Giazira scritture, ottenendo ottimi responsi di critica e pubblico, e due Menzioni
Speciali (Premio Nazionale di Narrativa e Saggistica “Un Libro in Vetrina”; Concorso Letterario “Ema Pesciolinorosso”, sezione La Cura degli Altri). Lavora come educatore professionale per la Asl Bari, seguendo persone con problematiche psico-sociali e con disturbo da dipendenze patologiche.

 

 

 

 

 

 

May the Force be with you!
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