The Whispering room: Maleficio di Francesco Grimandi

Ricordati che qualsiasi momento è buono per cominciare. Apprendi dagli audaci, dai forti, da chi non accetta compromessi, da chi vivrà malgrado tutto. Alzati e guarda il sole nelle mattine e respira la luce dell’alba. Tu sei la parte della forza della tua vita. Adesso svegliati, combatti, cammina, deciditi e trionferai nella vita; Non pensare mai al destino, perché il destino è il pretesto dei falliti.
(Pablo Neruda)

 

Un altro romanzo misterioso è approdato nella nostra rubrica The Whispering Room! Oggi scopriamo insieme Maleficio di Francesco Grimandi, un romanzo che ci condurrà nella Bologna del lontano 1326 per seguire le indagini del vicario di giustizia Jacopo Lamberti. Non perdetevi l’intervista con l’autore per saperne di più!

 

Editore: Independently published
Data di uscita: 16 agosto 2020
Pagine: 154
Prezzo: 1.99 € ebook ; 6,50 € cartaceo

Bologna, marzo 1326. Il Capitano del Popolo, Fulgerio da Calboli, realmente esistito e menzionato da Dante nella Divina Commedia, invia Jacopo Lamberti, vicario di giustizia, in missione presso un borgo periferico. Il suo compito è prelevare un ladro e scortarlo nelle prigioni della città. Jacopo incontrerà una realtà diversa, fatta di boschi, terre incolte, di un paese arroccato su un colle e di un’umanità superstiziosa che lo accoglie con sospetto. Perché chi deve prendere in custodia non è un ladro, bensì una strega accusata dell’omicidio del marito. Sfidando le accuse di stregoneria ed eresia, l’ansia di giustizia spinge Jacopo a indagare. Ma chi vuole impedirgli di scoprire la verità, e perché? In una feroce corsa contro il tempo, frenato da false piste e dubbi personaggi, mettendo in gioco la sua vita mentre su tutto aleggia l’ombra incombente del rogo, avrà solo poche ore per risolvere il mistero.

 

#Bottaerisposta

 

 

  • Come è nata l’idea di Maleficio?

L’idea per il nuovo romanzo si è venuta dopo avere appreso un fatto di cronaca, un triste episodio di violenza su una donna. Ho sommato altre idee che avevo, a riguardo delle persecuzioni cui sono andate incontro le donne nei secoli, una trama gialla per illustrare tali argomenti, dopodiché ho scelto un luogo adatto come ambientazione ed ecco servito un romanzo dal ritmo molto incalzante.

 

 

  • C’è un episodio che ti si è delineato prima degli altri?

Be’, direi l’aggressione del marito violento verso la protagonista femminile della storia. In questo caso non ho fatto ricorso alla fantasia quanto ai numerosi episodi che i media ci mostrano quasi tutti i giorni.

 

 

  • Descrivici i tuoi personaggi.

Prima di tutto, questo libro tratta un’indagine del vicario di giustizia Jacopo Lamberti. Ho creato questo investigatore felsineo ante litteram all’epoca della stesura de “Il soffio della morte”, il romanzo che precede questa uscita. Si tratta di un personaggio inventato appunto ma con un occhio rivolto alla situazione del tempo. Parliamo della Bologna trecentesca. Il primo episodio si muove attorno a un fatto reale molto importante, accaduto alla fine dell’anno 1325. Non aggiungo altro, lascio scoprire ai lettori che cosa avvenne, se avranno la curiosità di approfondire leggendo la prima indagine. Naturalmente molti altri personaggi ruotano attorno alla figura del nostro Jacopo Lamberti. Uno di loro risulta essere esistito realmente ed è il Capitano del Popolo in carica, un tal Fulgerio da Calboli, di cui ho coscientemente alterato il nome poiché quello vero era Fulcieri. Ebbe a che fare anni prima anche con il sommo Dante, operando prima la persecuzione poi la cacciata da Firenze della fazione dei guelfi Bianchi alla quale il poeta apparteneva, destinata a lasciare uno strascico di odio e di rancore insanabile nei suoi confronti tanto da guadagnargli un posto nel Purgatorio (XIV, 58-64). Fulgerio è ovviamente il superiore, quel ritratto del capo a cui l’indagatore fa riferimento e che non può mancare in un giallo che si rispetti. Accanto, troviamo anche questa misteriosa figura di donna accusata di aver ucciso il marito, che Jacopo dovrà inquadrare. Non vorrei aggiungere troppo, perché il romanzo merita senza dubbio di essere letto.

 

 

  • Come mai hai scelto di ambientare il tuo romanzo nella Bologna del 1300?

La scelta è legata all’episodio raccontato nella prima indagine, volevo descrivere quei fatti. Quando ho cominciato a lavorare, mi sono reso conto di avere accumulato nel tempo parecchio materiale di quel periodo, di conseguenza la scelta risultava naturale. Amo approfondire la storia dei luoghi dove sono cresciuto, è un modo per risalire alle nostre origini. Per quanto possa sembrare scontato, conoscere le nostre radici, sapere da dove veniamo aiuta in fondo a capire quello che stiamo facendo e dove siamo diretti. Non è poco.

 

 

  • Quale difficoltà ha incontrato nella stesura del romanzo?

Direi che a differenza di altre storie, questa si annovera tra quelle dove i protagonisti ti vengono incontro, ti raccontano i fatti e tu devi seguirli, come farebbe un regista con la telecamera. Di solito non torno sui miei passi dopo aver scritto un libro e aver messo virtualmente la parola fine. Ma alcune persone, molte direi, mi domandavano: Adesso, che cosa succede a Jacopo? Dopo che la prima indagine si era conclusa, francamente non lo sapevo. È stato lui a dirmelo un bel giorno. E io mi sono limitato ad ascoltarlo.

 

 

  • C’è qualche curiosità che non hai scritto e vuoi condividere con i lettori?

Oh, ci ne sarebbero molte! Ma pensò che le svelerò man mano nel corso di altre indagini che probabilmente seguiranno. Io e Jacopo ci stiamo ancora confrontando.

 

 

  • Quali sono i tuoi progetti per il futuro?

Al momento, il mio progetto principale sarebbe far conoscere al pubblico questo investigatore speciale, un antieroe un po’ filosofo a modo suo, con un codice d’onore a volte discutibile ma comunque espressione dell’impegnativo periodo in cui vive, ricco di luci e di ombre. Dovrebbe comunque seguire a breve anche un altro romanzo bloccato a causa delle recenti vicissitudini legate alla pandemia. Si tratta di un thriller contemporaneo che uscirà spero entro ottobre con l’editore Arpeggio Libero. Un’avventura adrenalinica coinvolgente sotto l’aspetto umano. Un bel libro, garantito.

 

#Conosciamol’autore

Francesco Grimandi, amante di storie antiche e di misteri, compare con i primi racconti nelle antologie Delos. I suoi romanzi, “Affresco Veneziano” e “L’eremo nel deserto”, sono disponibili on-line insieme a “L’Orizzonte di Aton”, remota indagine sulla morte del faraone eretico Akhenaton e “Il soffio della morte”, giallo sullo sfondo della Bologna del ‘300. Un suo noir ambientato a Venezia nel XVI secolo è pubblicato ne “Il Giallo Mondadori”. Autore finalista al premio Gran Giallo Città di Cattolica – Mystfest 2017.

 

 

 

 

May the Force be with you!
#SEGNALAZIONI ,

Informazioni su Deborah

Io sono Deborah, una ragazza sognatrice e fantasiosa; con una grande passione per i libri, i film e la scrittura. Sono una ragazza dinamica e attiva, ma quando sento nominare la parola “maratona” mi vedo sul divano con coperta e popcorn a guardare puntate su puntate di serie tv, o la saga completa dei film di Harry Potter!

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