The Whispering Room: Yugo di Marco Dolcinelli

Ricordati che qualsiasi momento è buono per cominciare. Apprendi dagli audaci, dai forti, da chi non accetta compromessi, da chi vivrà malgrado tutto. Alzati e guarda il sole nelle mattine e respira la luce dell’alba. Tu sei la parte della forza della tua vita. Adesso svegliati, combatti, cammina, deciditi e trionferai nella vita; Non pensare mai al destino, perché il destino è il pretesto dei falliti.
(Pablo Neruda)

 

La nostra rubrica The Whispering Room torna in pieno fermento, oggi parliamo di Yugo il nuovo romanzo di narrativa contemporanea scritto da Marco Dolcinelli. Non perdetevi l’intervista con l’autore per saperne di più!

 

Editore: Independently published
Data di uscita: 23 settembre 2020
Pagine: 250
Prezzo: 2.99 € ebook ; 9.99 € cartaceo

Matteo e Roberto sono due amici molto diversi tra loro, ma con una cosa in comune. Entrambi hanno un passato con cui non hanno davvero chiuso i conti. Matteo convive con la consapevolezza di aver fatto un grosso sbaglio. Roberto ha passato gli ultimi anni della sua vita a rinnegare la persona che era. Durante una vacanza a Budapest, Matteo scopre che potrebbe porre rimedio all’errore che lo tormenta e scappa in Macedonia del Nord. Roberto, colto di sorpresa, parte al suo inseguimento per fermarlo. Per entrambi inizierà così un lungo viaggio attraverso l’ex-Jugoslavia, un percorso che parte dalla Serbia e arriva sulle rive del lago di Ohrid. Un’avventura imprevedibile fatta di luoghi sconosciuti, cultura balcanica e incontri inaspettati che li aiuterà a capire cosa vuol dire crescere e diventare persone e uomini migliori.

 

#Bottaerisposta

 

 

  • Come è nata l’idea di Yugo?

L’idea di Yugo è nata dal mio desiderio di raccontare la storia di un viaggio. Era qualcosa che mi affascinava da molto tempo perché questo comporta trattare alcuni temi che mi sono cari come il movimento, l’esplorazione e la crescita.

 

 

  • C’è un episodio che le si è delineato prima degli altri?

Quello che apre il libro in cui i due protagonisti si confrontano in riva a lago. Mi è venuta l’idea proprio mentre mi trovavo fisicamente nel posto che ho scelto per ambientare quella scena. La riva di un lago, soprattutto se è abbastanza esteso, ti da una sensazione illusoria, ti sembra il punto ideale per salpare chissà dove, ma in realtà è il punto di accesso per un luogo chiuso. Cominciare la creazione del libro da un posto connotato da questa contraddizione mi è sembrato adatto e stimolante.

 

 

  • Ci descriva i suoi personaggi.

Matteo è colui che mette in moto tutta la vicenda. Si tratta di un ragazzo riservato e pessimista che fa fatica a perdonarsi per quello che ha fatto in passato. Roberto, invece, è più aperto e sicuro, ma questo suo atteggiamento è determinato da quello che ha vissuto quando era ragazzo. Qualcosa a cui lui ha sempre cercato di non pensare e che non ha mai voluto razionalizzare, ma che sarà costretto a fronteggiare quando verrà coinvolto giocoforza nella storia del libro.

 

 

  • Ha qualcosa in comune con i protagonisti del romanzo?

Ho in comune il fatto di essere un uomo che in passato si è interrogato spesso sui problemi e le tematiche che i due affrontano. Direi però che caratterialmente sono molto diverso da loro.

 

 

  • Come mai ha scelto di ambientare il suo libro nei paesi dell’ex Jugoslavia?

Perché ho vissuto un anno tra Macedonia del Nord e Serbia e, oltre a essermi innamorato subito di quei posti, mi sono sembrati perfetti per la storia di viaggio che volevo scrivere. Sono geograficamente vicini, ma allo stesso tempo non troppo conosciuti.

 

 

  • Cosa ritiene più affasciante di questa cultura?

Il fatto che la gente lì abbia una mentalità simile alla nostra (o quanto meno, molto più simile di quello che crediamo), ma allo stesso tempo hanno tradizioni, religioni e lingue abbastanza diverse dai nostri. Mi affascina molto anche il modo in cui affrontano la vita e i problemi, mai di fretta e senza quasi mai lasciarsi prendere dal panico. Nel bene e nel male.

 

 

  • Cosa significa per lei la scrittura?

Per me scrivere è la possibilità di regalare un’esperienza a chiunque decida di leggere uno dei miei libri. Sapere che qualcuno ha provato, imparato o sentito qualcosa con una delle mie storie è una soddisfazione immensa.

 

 

  • Quali sono i suoi progetti per il futuro?

Nel breve periodo, cercare di far conoscere Yugo a più persone possibili. Nel frattempo, sono già a metà della prima stesura del mio prossimo libro. Sarà una storia molto diversa da Yugo, ma con alcuni temi comuni. Ho poi in progetto un altro romanzo e anche un libro non fiction a tema calcistico.

 

 

#Conosciamol’autore

Marco Dolcinelli è nato a Soave (Verona), l’8 maggio 1987. Ha studiato linguaggi e tecniche di scrittura e giornalismo. Dal 2017 vive e lavora a Budapest, in Ungheria. Yugo è il suo terzo libro. Il primo, “Una sola sciagurata mossa”, è si può leggere gratuitamente su dolcinelli.wordpress.com.
Il secondo libro, “La vita è un tiro da tre punti”, è uscito nel 2017 per Nativi Digitali Edizioni.

 

 

 

 

 

 

May the Force be with you!
#SEGNALAZIONI ,

Informazioni su Deborah

Io sono Deborah, una ragazza sognatrice e fantasiosa; con una grande passione per i libri, i film e la scrittura. Sono una ragazza dinamica e attiva, ma quando sento nominare la parola “maratona” mi vedo sul divano con coperta e popcorn a guardare puntate su puntate di serie tv, o la saga completa dei film di Harry Potter!

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