Book Tour: A Roma si muore da soli – Detective Donne

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Chiudiamo il book tour dedicato al romanzo di Enrica Aragona, “A Roma si muore da soli” con la tappa dedicata alle detective donne.

Data di uscita: 27 Ottobre

Acquistalo subito: A Roma si muore da soli

Editore: Newton Compton Editori
Genere: Giallo
Pagine: 314
Prezzo: € 12,00 (cartaceo) | € 5,99 (e-book)

Mancano pochi giorni a Natale, e la commissaria Nadia Montecorvo sta indagando su un caso molto delicato: davanti a una scuola elementare di Roma sono stati esplosi diversi colpi di pistola. A perdere la vita è una giovane donna, Emilia Colantonio; mentre Carlotta Lenzi, una bambina che stava andando a scuola insieme a suo padre, è rimasta gravemente ferita.
Le indagini si concentrano subito sul passato di Emilia: l’assassino aveva un movente personale o la follia omicida si è scatenata a seguito di un diverbio per motivi di lavoro? Determinata a non escludere nessuna ipotesi, Nadia comincia a interrogare diversi sospettati. Ma dopo una visita in ospedale per sincerarsi delle condizioni della piccola Carlotta, i ricordi personali cominciano a sovrapporsi all’indagine in corso.
In un caso in cui è vitale mantenere la lucidità e il sangue freddo, la commissaria Montecorvo dovrà riuscire a tenere a bada i suoi demoni interiori per trovare al più presto il colpevole.

Il commissario Nadia Montecorvo è la protagonista del romanzo di Enrica Aragona, “A Roma non si muore da soli”, che abbiamo imparato conoscere anche attraverso le tappe precedenti di questo book tour. Oggi chiudiamo questo meraviglioso percorso raggiungendo la meta e per arrivarci dobbiamo assolutamente fare un piccolo excursus sulle altre grandi detective che popolano non soltanto i romanzi ma anche il piccolo e grande schermo. 

Senza ombra di dubbio il ruolo della donna all’interno dei romanzi gialli e thriller si è evoluta con il passare degli anni, basti pensare a un’insolita protagonista partorita dalla mente brillante di Agatha Christie, Miss Marple, un’arzilla vecchietta appassionata di birdwatching, dall’aspetto rassicurante che però nasconde un formidabile intelletto, un’acuta risolutrice di enigmi e una paziente cacciatrice di assassini.

Dall’America abbiamo la sua controparte, Jessica Fletcher, una scrittrice di successo e una detective “per caso”. Ricordo con piacere i pomeriggi trascorsi davanti alla televisione in attesa di risolvere un nuovo caso. Una donna detective che nasce in tv e che in qualche modo mi da l’idea di essere quasi un angelo della morte perchè, guarda caso, ovunque passa lei c’è un cadavere, il cui omicidio verrà risolto con un pizzico di frizzante brio e raffinate deduzioni. Diciamocelo, questa signora è diventata l’idolo di grandi e piccini, grazie al suo carisma e alla sua simpatia, nonostante i tremendi casi che si ritrova spesso a risolvere. 

Tre famose detective, non solo di carta, ma eroine del piccolo e grande schermo.

Da Travenì si fa largo una donna tenace, Teresa Battaglia, protagonista dei romanzi di Ilaria Tuti, diventata di carne ed ossa grazie al volto di Elena Sofia Ricci, che ha reso vivo un personaggio complesso, afflitto dalle battaglie che deve affrontare nella vita di tutti i giorni, i problemi di salute che tenta di mettere da parte, mostrandosi marmorea, come se niente potesse scalfirla, eppure è nelle piccole cose che emergono non solo il suo lato più fragile ma anche la sua capacità di soffermarsi su dettagli che ad altri sfuggirebbero. Atmosfere cupe e casi terrificanti sono il pane quotidiano della Battaglia, così come lo sono anche quelli di Aurora Scalviati, protagonista dei romanzi di Barbara Baraldi, affetta da un disturbo bipolare, tenta di costruire e riscostruire ciò che le manca affrontando allo stesso tempo indagini complesse, che denotano come queste detective/profiler non debbano solo combattere con ciò che di marcio c’è là fuori ma facciano a pugni con la vita uscendone qualche volta sconfitte, eppure continuano a rialzarsi e dimostrare quanta forza ci sia laddove si vorrebbe soltanto fermarsi.

E questo mi porta a ripensare anche alla stessa Mila Vasquez, protagonista partorita dalla mente di Donato Carrisi, un personaggio dal passato terrificante, esperta nel ritrovare persone scomparse, ne “Il suggeritore” viene messa a dura prova, la prima di diversi casi che faranno riaffiorare anche i suoi stessi oscuri e all’apparenza sepolti ricordi. Sono crudi e magnetici i romanzi di Carrisi, si fatica a mollare la presa perché sa come raccontare la crudeltà umana con un tocco cinematografico che li rende indimenticabili. Dall’altra parte abbiamo Lolita Lobosco, protagonista dei romanzi di Gabriella Genisi, il vicequestore raccontata anche dal piccolo schermo, che in un certo senso pare quasi la controparte femminile del commissario Montalbano e in questo bisogna dirlo, le atmosfere lo ricordano. Deve imporsi in un mondo prevalentemente maschilista e questo si può dire essere il fil rouge che lega quasi tutte le detective al femminile. Vengono sottovalutate per il loro aspetto, immaginate fragili e non in grado di svolgere il proprio lavoro, eppure tra i casi che mi è capitato di leggere sono quelle che  dimostrano di avere la più grande forza.

Le detective donne create da autori e autrici hanno reso che l’apparenza inganna, dietro una donna non si deve nascondere solo fragilità e sentimenti, c’è sempre anche una mente brillante e una determinazione che spesso agli uomini manca, una capacità di sopportare e di superare gli ostacoli così grande da far impallidire persino Ercole. Che sia una Maddalena Degrassi, Alice Allevi o Erica Falck la storia non cambia, ognuna di queste investigatrici deve affrontare innumerevoli ostacoli ma allo stesso modo riescono sempre a portare a casa il risultato e a volte non solo quello, infatti spesso e volentieri le cicatrici lasciate dalle loro indagini sono tanto profonde quanto dolorose.

Queste sono solo alcune delle innumerevoli donne detective che popolano romanzi e pellicole, ma una cosa è certa, non solo le donne sono capaci di risolvere crimini atroci come quelli che risolvono le loro controparti maschili, allo stesso tempo sanno anche farsi carico delle conseguenze che intraprendere queste indagini porta nelle loro vite, un fardello grave da portare sulle spalle ma che in qualche modo dona loro una forte realizzazione.

Non perdetevi i precedenti articoli di Libri e Recensioni, Il giallista, Thriller Nord, Il sole di Leo, Les fleurs du mal e Penna d’Oro.

 

 

 

 

 

disclaimer: si ringrazia l’ufficio stampa di Newton Compton per la copia omaggio.

 

 

 

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