#BtiliReadingChallenge: Scene da un matrimonio di John Updike

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Saluto giugno con il mio tassello per la #BtiliReadingChallenge, Scene da un matrimonio di John Updike, edito da Edizioni Clichy e tradotto da Oliviero Pesce.

Data di uscita: 27 Marzo

Acquistalo subito: Scene da un matrimonio

Editore: Edizioni Clichy
Collana: Rive Gauche
Data di uscita: 27 Marzo
Traduttore: Oliviero Pesce

Prezzo: € 17,00
Pagine: 256

La prima apparizione di Richard e Joan Maple risale a un racconto scritto da John Updike nel 1956. Il racconto si chiamava Neve al Greenwich Village, e i Maple – gli affascinanti coniugi protagonisti della storia – avevano appena traslocato a New York, in un appartamento sulla Tredicesima West. Da quel momento e per i vent’anni successivi, Updike non li ha più persi di vista, facendone corpo e sentimento di diciotto storie raccolte poco dopo la sua morte in un unico volume. Nate e originariamente pubblicate negli Stati Uniti come singoli racconti, le storie dei coniugi Maple rinascono così in forma di quasi-romanzo, per raccontare con una scrittura magistrale e magnetica e senza soluzione di continuità le cronache tragi-comiche di una coppia disposta saggiamente a barattare la possibilità futura di un lieto fine per la certezza presente di essere felici sempre.

La #BtiliReadingChallenge, iniziativa creata da @misstortellino e @booktubeitaindie_, prosegue e non posso negare che durante il viaggio ho scoperto nuovi titoli, sono uscita un po’ dalla mia comfort zone e cosa più importante sono ancora in pista. Saluto quindi giugno così, con un ghiacciolo in mano e una lettura che devo essere onesta mi ha portato a scoprire un autore di cui non vedo l’ora di approfondire il discorso: John Updike.

Per questo mese infatti il tema della challenge riguarda un autore uomo e fra i tanti che mi sono venuti in mente, Updike è stato quello su cui ho deciso di puntare, cogliendo la palla al balzo per poter finalmente leggere una raccolta di racconti cominciata nel 1956 e proseguita fino agli Ottanta circa, con protagonisti i coniugi Maple, che vedono le loro storie raccolte in questo volume, disposti in ordine cronologico, per dare una certa continuità e creare una sorta di romanzo.

È proprio questa caratteristica così unica e particolare ad aver attirato la mia attenzione fino a spingermi a scegliere quest’opera, infatti questa resta una raccolta di racconti, tutti legati fra loro dai due protagonisti e da un’altro elemento alla base di tutte le loro storie, il loro matrimonio. Sembra quasi che Updike abbia scelto il racconto come forma di narrazione per raccontare una storia focalizzando ogni suo capitolo su un determinato aspetto del matrimonio dei Maple, rendendo in qualche modo la frammentazione la vera essenza dell’opera, un’espediente bizzarro che intriga e permette di vivere in maniera più realistica gli alti e bassi di una coppia sposata.

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Allo stesso tempo la scelta del racconto come mezzo di espressione gli ha permesso di diluire il suo lavoro nel tempo, permettendo a chi legge oggi di vedere lo sviluppo non soltanto dei personaggi ma anche del suo stile. Ed ecco che torna la frammentazione, personaggi che hanno vissuto insieme ad Updike per quasi vent’anni e che qui si mostrano frammento dopo frammento con le loro imperfezioni, accentuando ancora il tratto realistico che l’autore è riuscito a dare ai suoi figli che vivono di vita propria, cadono, si rialzano, si aggiustano e inciampano ancora. 

È proprio il racconto delle vite dei Maple a permetterci di poter vivere un intero romanzo, una vita vista dagli occhi di chi salta le parti noiose come se non ci fossero, ricca solo di quegli eventi importanti che arricchiscono la vita coniugale, che siano momenti belli o brutti, diciamo che sono proprio scene da un matrimonio che con la loro natura tragi-comica spingono a riflettere sulla profondità della vita di ognuno di noi e su tutti i momenti vissuti insieme a qualcun’altro.

Cala il sipario su un’opera che assomiglia ad un film d’autore, fatto di scene  sia divertenti sia drammatiche, ma sempre cariche di quella profondità concettuale ed emotiva che mette in risalto la ruggine sugli ingranaggi di un meccanismo sociale ormai vecchio e corroso, il matrimonio dei Maple, un qualcosa che c’è ma che poco a poco sembra perdere di credibilità e consistenza al punto che ci si chiede quale sarà il loro epilogo.

Scene da un matrimonio che sembra vissuto ad episodi, la vita sotto forma di una serie tv che avanza verso la sua inesorabile cancellazione, lasciando agli spettatori dei bei ricordi e tanto amaro in bocca.

 

 

 

disclaimer: si ringrazia l’ufficio stampa di Edizioni Clichy per la copia omaggio.

 

 

May the Force be with you!
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