Let’s talk about: In cielo, ma dove? di A. Ossorio e A. Ferrara (uovonero)

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Oggi parliamo del libro illustrato di Antonella Ossorio e Antonio Ferrara,“In cielo, ma dove?”, pubblicato da uovonero nella collana i geodi.

Data di uscita: 30 Gennaio

Acquistalo subito: In cielo, ma dove?

Editore: uovonero
Collana:  i geodi
Illustrazioni: Antonio Ferrara
Testi: Antonella Ossorio
Genere: Libri per bambini, Libri illustrati

Prezzo: € 16,00
Pagine: 48

Una giornata spensierata all’aperto, tra fratelli. Mentre il maggiore è intento a palleggiare, il minore incappa nel corpo senza vita di un passero. Subito la curiosità infantile inizia ad indagare, a porre domande, ad esigere risposte soddisfacenti su ciò che, per sua essenza, è inafferrabile e misterioso. Così nasce un dialogo tra fratelli che, da una parte, ha la potenza universale del mito, dall’altra serba la freschezza della lingua parlata.
La scrittrice Antonella Ossorio, accompagnata dalle illustrazioni lievi e oniriche del Premio Andersen Antonio Ferrara, affronta con onestà e delicatezza un tema complesso ma fondamentale: come parlare della morte? Come farlo con i bambini, per evitare di trasformarla in un tabù?
Come scegliere le parole adatte senza cadere in cliché e giri di parole che, invece di cercare le risposte, eludono le domande ?

Disegni dai tratti incerti, ricchi di una carica emotiva e di una bellezza quasi dolorosa accompagnano parole profonde raccontano di un tema importante: la morte, dal punto di vista di due bambini. È nella spontaneità dei loro dialoghi che le parole sembrano addensarsi, acquisiscono un significato ed è lì che scatta qualcosa, i disegni e i testi si fondono per dare vita a qualcosa di nuovo, un breve viaggio all’interno della mente di un bambino che non sa davvero cosa significhi davvero la morte.

Per Luca è difficile immaginare che qualcuno all’improvviso smetta di muoversi, un po’ come se stesse dormendo un sonno profondo, uno di quelli di cui si sente parlare solo nelle favole, ed è proprio qui, si sa, che il sonno non è altro che un’altra faccia della morte. Dire addio a qualcuno è difficile per gli adulti e spesso incomprensibile per i bambini, soprattutto perché l’unica cosa che resta è il ricordo di chi ci ha lasciati e il vuoto che è la sua eredità.

Nel momento in cui i bambini iniziano a fare domande sulla vita e in generale su tutto ciò che vedono, non possono non imbattersi anche in un tema spinoso e doloroso come la perdita di un caro. Luca vede un uccellino morto e lo collega allo zio che non ha mai potuto conoscere, una figura di cui ha tanto sentito parlare, soprattutto da suo fratello più grande, ma che in concreto non ha mai potuto conoscere per davvero. In questo caso Luca non ha ricordi del suo defunto zio, soltanto quelli degli altri che non fanno altro che ingrandire l’immenso vuoto causato dalla sua assenza.

Per Andrea è invece difficile parlare di ciò che ha vissuto, della paura di ciò che è accaduto a suo zio Davide e dei ricordi dolorosi che lo accompagnano. Raccontare tutto questo al suo fratellino più piccolo gli causa un forte dolore, un po’ come riaprire una vecchia ferita per lanciarci dentro del sale e ogni domanda di Luca diventa sempre più difficile da evitare.

Quando Andrea dice a Luca che è stato Dio a volere la morte di suo zio, nel tentativo di zittirlo, il più piccolo dei due si sente quasi tradito, vittima di un’ingiustizia, perchè non è giusto che una mattina Dio si è svegliato senza nulla da fare e decide di portare via una persona che non aveva fatto nulla di male. Ovviamente, questo ragionamento lo si può applicare su ogni cosa, dall’uccellino caduto dall’albero fino a un parente che ci lascia, ma la cosa che sorprende di più è la perspicacia di un bambino che in fondo sa che c’è qualcosa di più che non gli viene detto.

In cielo, ma dove? è un racconto sincero che scava nell’anima di chi legge, riesumando ricordi, sensazioni ed emozioni che possono essere tanto dolorose per un adulto quanto terrificanti e strane per un bambino. Antonella Ossorio senza giri di parole cerca di dare una spiegazione ad una delle domande a cui è più difficile rispondere, accompagnata dalle illustrazioni oniriche e malinconiche di Antonio Ferrara che è riuscito a trasformare le parole in immagini, donando ai suoi disegni quel senso di intimità e di introspezione che rende unico questo libro.

«Senti, ma morto stecchito è uguale a andato in cielo?»
Il cuore di Andrea, che ha capito prima della sua mente dove vuole andare a parare Luca, si mette a battere forte.

 

 

 

 

 

 

disclaimer: si ringrazia l’ufficio stampa di uovonero per la copia omaggio.

 

 

 

May the Force be with you!
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