Fragili omicidi per un commissario di Nevio Galeati | Recensione di Deborah

 

Sondavo, le fissavo gli occhi leggermente strabici, mentre la vocina che si agita negli interstizi del mio cervello mi consigliava di lasciar stare. O di telefonare al vecchio dottor Michele D’Arcangelo, dirigente della squadra mobile della questura, unico elemento delle forza dell’ordine che riuscissi a digerire. La cosa era reciproca, anche se lui consumava pasticche antigastrite e io no.

 

Editore: Clown Bianco Edizioni
Data di uscita:  26 settembre 2019
Pagine: 176
Prezzo: 16.50 €
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Cinque racconti. Cinque storie venate di malinconia come si conviene al noir classico.  Il filo rosso che unisce tra loro i vari racconti è la storia di una amicizia virile. Luca Corsini, investigatore privato, e Michele D’Arcangelo, dirigente della Mobile di Ravenna, sono amici di vecchia data. L’uno con la propensione a cacciarsi nei guai, l’altro con una gastrite frutto di tutti gli anni passati a fare lo sbirro. Personaggi di chiara ispirazione noir, con illustri predecessori, da Sam Spade per Corsini a Maigret per D’Arcangelo. L’uno con il gusto raffinato per la musica, l’altro accanito fumatore di toscani. Entrambi con un gran fiuto per le indagini. I nostri due protagonisti si muovono in un universo di strade bagnate dalla luce dei lampioni e dalla nebbia che azzera le distanze e disorienta. Si parla di Ravenna ma la Ravenna di “bella presenza”, quella dei mosaici e della tomba di Dante, non compare.

 

Riuscite ad immaginare una sincera amicizia fra un investigatore privato e un dirigente di polizia? Due professioni per certi versi simili ma terribilmente differenti, quasi incompatibili. Fragili omicidi per un commissario è una raccolta di cinque racconti, cinque storie noir imbevute di malinconia e atmosfere cupe, legate insieme a doppio filo da una sincera amicizia.

 

Quando Michele D’Arcangelo parcheggiò nel cortile della questura, l’intera fauna notturna era raccolta nella palestra; il dirigente della squadra mobile si sentiva uno straccio. Entrando nella sala rimase stupito del silenzio; i fermati si erano raccolti in gruppi diversi e ogni capannello era già una storia a sé stante.

 

Una strada lunga e tortuosa si snoda tra Ravenna e l’Avana, una scia densa di sangue è il filo rosso che lega queste due città, un percorso che affronteremo indagando al fianco di Michele D’Arcangelo, dirigente della Mobile, e Luca Corsini, investigatore privato. Fragili omicidi per un commissario è un viaggio attraverso cinque storie di violenza e morte alla scoperta dell’oscurità che si può annidare nell’animo umano. Come è possibile anche solo pensare di togliere la vita ad un proprio simile? Una domanda cruciale quando si parla di omicidi, ma può esistere una risposta? Rabbia, odio, depravazione, disturbi mentali possono rivelarsi ottimi fattori per spingere un individuo ad ammazzarne un altro. La voce di Nevio Galeati ci guida con maestria attraverso la disorientante coltre di nebbia che avvolge i suoi racconti, deliziando il lettore con il suo stile di scrittura fluido e ricercato, accompagnandolo per mano attraverso vicoli bui, sporchi e densi di umidità, fino a giungere ad una via d’uscita. Mi ha colpito con forza brutale la veridicità di questi racconti: trame semplici, situazioni comuni, ambientazioni realistiche, follie già sentite. L’autore non disegna omicidi spettacolari che trasmettono la consapevolezza di essere immersi in un libro, la sua scelta è più sottile, dona alle sue storie tratti estremamente reali, tanto che non sarei sorpresa se dovessi sentire al tg una notizie simili.

 

Un colpo secco. Gli storni si alzarono dagli alberi, il loro volo sembrava quello di uno sciame di vespe impazzite. Un altro. Nella palazzina che si affacciava sulla tangenziale un bambino si agitò nel sonno. I genitori continuarono a russare: il loro udito aveva memorizzato, assimilato e archiviato i primi spari dei cacciatori. Come a ogni inizio d’autunno.

 

I cinque racconti narrano cinque crimini differenti non connessi, nonostante la loro non continuità Fragili omicidi per un commissario si legge fluidamente come un romanzo, ad unirli tutti così saldamente sono i protagonisti, Corsini e D’Arcangelo, che si ritrovano a dover affrontare in modo diverso le medesime brutte situazioni. Corsini è un investigatore privato, conduce le proprie indagini con professionalità anche se ha il brutto vizio di trovarsi spesso nei guai, o forse sono gli stessi guai a cacciarlo? Mi ha dato l’idea di essere una persona ponderata, caratterizzata però da un pizzico di estro e da una spolverata di sprezzo del pericolo. D’Arcangelo riveste perfettamente il mio immaginario di capo di polizia: una persona nervosa, ligia al dovere, rispettosa delle regole e provata dagli anni di servizio. I protagonisti hanno due modi completamente diversi di rapportarsi alle situazioni in cui sono coinvolti, due tipologie differenti di azione ma lo stesso fiuto sopraffino per risolvere i crimini.

Fragili omicidi per un commissario ci trascinerà in un’intricata spirale di mistero e azione, con un ritmo molto serrato ci spingerà lungo i vicoli nebbiosi di Ravenna fino a giungere nei caotici e assolati viali dell’Avana. Un viaggio ad alta tensione alla scoperta delle oscure sfaccettature dell’animo umano.

 

 

 

 

 

Desclaimer: si ringrazia l’ufficio stampa di Clown Bianco Edizioni per la copia omaggio

 

May the Force be with you!
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