Oltre Mare di Libri #2: Intervista a Cath Crowley (De Agostini)

Oggi sono qui per convidivere con voi la nostra chiacchierata con Cath Crowley riguardo il suo libro “Io e te come un romanzo“, pubblicato da De Agostini l’anno scorso.

Pagine: 349

Acquistalo subito: Io e te come un romanzo

Editore: De Agostini
Collana: Le gemme
Traduzione: V. Zaffagnini 

Genere: YA
Data di uscita: 19 Settembre 2017
Prezzo: € 14,90

Ci sono ferite che non si rimarginano, giorni che non si dimenticano. Come il giorno in cui Rachel ha detto addio al suo migliore amico, Henry Jones. Era una sera d’estate, e lei stava per trasferirsi dall’altra parte del Paese. Ma, prima di andarsene, si era nascosta nella libreria gestita dai Jones e aveva infilato una lettera nel libro preferito di Henry. Una lettera d’amore a cui Henry non aveva mai risposto. Ora, però, sono passati tre anni e quel giorno sembra lontano una vita intera. Perché nel frattempo il fratello di Rachel è morto, e lei è l’ombra di quel che era. Il dolore la soffoca, e l’unica via d’uscita sembra tornare a casa. Dalle cose che Rachel ama di più: la libreria e Henry. I due iniziano quindi a lavorare fianco a fianco, circondati dai libri, confortati dalle parole. E, mentre tra gli scaffali impolverati della libreria si intrecciano le storie di tutta la città, Rachel e Henry si ritrovano. Perché non c’è posto migliore delle pagine di un libro per ritrovare se stessi.

In occasione di Mare di Libri, grazie a De Agostini, io e Carlo abbiamo avuto la possibilità di incontrare Cath Crowley, un’autrice meravigliosa che ci ha dedicato qualche minuto del suo tempo per parlare più da vicino di “Words in deep blue” (io e te come un romanzo), il suo secondo romanzo.

Vi lascio invece il link della mia recensione qui sotto, basta cliccare il banner per venire reindirizzati all’articolo.

 

Che cosa volevi trasmettere con “Io e te come un romanzo”?

C: Il mio obiettivo era di riuscire a esplorare i diversi tipi di amore presenti nel libro: l’amore per le librerie, l’amore per la famiglia e un sentimento puro come l’amicizia. Inoltre volevo trasmettere l’idea che i libri ci permettono di viaggiare nel tempo e ci uniscono attraverso il tempo e lo spazio.

 

  • Da dove nasce il tuo amore per la narrazione?

C: Questa è una bellissima domanda! Quando ero una bambina amavo raccontare storie e penso sia dovuto al fatto che ero timida ed introversa, avevo tre fratelli più grandi e cercavo in tutti i modi di attirare la loro attenzione con delle storie che potessero piacere loro, ma non ci sono del tutto riuscita. Quindi penso che sia questo il momento in cui è nata la mia passione. Avevo dalla mia il fatto che ero molto brava in inglese, le storie venivano da sé. Nonostante ciò ho cominciato a scrivere molto seriamente soltanto all’età di trent’anni, quindi diciassette anni fa. Ad ogni modo questa passione mi è stata tramandata da mio nonno che era un grande narratore.

 

  • Qual è stata la parte più difficile da scrivere in questo romanzo?

C: Ci sono state due cose difficili durante questo lavoro. A un certo punto avevo perso fiducia in me stessa e quindi ho fatto di tutto per ritrovarla. Avevo anche tante scadenze da rispettare e di conseguenza mi chiedevo in continuazione se una cosa andasse bene o meno quindi ero in un periodo molto difficile, ma per fortuna ne sono uscita.

 

  • Assomigli più a Rachel o Henry?

C: In realtà assomiglio un po’ a entrambi, vorrei dire che non credo nei fantasmi e che accetto solo risposte razionali e scientificamente dimostrabili, ma mentirei se dicessi che non ho uno spirito romantico, perché io sono anche romantica.

 

  • Chi è la tua più grande influenza letteraria nel mondo YA?

C: Nella letteratura young adult la mia autrice preferita è Fiona Wood, una scrittrice australiana. Poi ci sono Tom Shaw e Steven Camden, autore inglese; mi hanno aiutata a capire cos’è possibile e cosa no, dove posso spingermi e cosa sia meglio approfondire, diciamo che questo è il livello di narrazione che mi piacerebbe poter raggiungere.

 

  • Hai un romanzo d’infanzia preferito?

C: Senza ombra di dubbio “The Wolves of Willoughby Chase” di Joan Aiken e da bambina amavo moltissimo i libri Judy Blume, ma anche Trixie Belden di Julie Campbell.

 

  • Hai nuovi progetti in cantiere?

C: Attualmente sto lavorando a un nuovo young adult destinato più ai diciottenni, io ho immaginato quest’età ma non so bene quale sarà l’età del target, ma semplicemente tratterà di una ragazza e un ragazzo che guardano avanti per trovare un loro futuro, che non è molto distante da quel momento. Hanno davanti tante opportunità ma non sanno da che parte sbattere la testa. Nella vita capita di ritrovarsi dinnanzi a un bivio e chiedersi se quella sia la scelta giusta, se si crede veramente in quello che si sta facendo. È questo “e se…” che ha fatto nascere in me la voglia di esplorare un nuovo per raccontare una storia. Ecco, questa è una piccola anticipazione, per ora non posso dire molto a riguardo, ma vedrete in futuro.

 

Anche per questa bellissima intervista è tutto, spero che la nostra chiacchierata con Cath possa aiutarvi a scegliere “Io e te come un romanzo” come lettura. Fidatevi, è un libro che non dimenticherete facilmente.

“Ho perso più di te, questo è sicuro. Ho perso Cal; ho perso la mia mamma di un tempo. La Rachel di un tempo. Ho perso un oceano intero.

 

 

 

May the Force be with you!
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