La fortuna di Finch di Mazo de la Roche | Recensione di Deborah

Mazo de la Roche: Scrittrice canadese, negli anni Trenta ebbe un enorme successo grazie ai romanzi della saga di Jalna. Sebbene la serie le avesse regalato fama e riconoscimenti (nel 1927, Jalna vinse un premio importante dell’«Atlantic Monthly»), l’autrice condusse un’esistenza appartata, non concedendo al pubblico nulla della propria vita privata. Fazi Editore ha pubblicato Jalna nel 2019 e Il gioco della vita nel 2020.

 

Non lo stavano provocando, non si stavano prendendo gioco di lui; volevano veramente discutere della festa. Gli venne un nodo in gola e non riuscì a rispondere per qualche istante.

 

Editore: Fazi Editore
Data di uscita: 28 gennaio 2021
Pagine: 510
Prezzo: 18.00 €

La cara vecchia Adeline se n’è andata, ma il suo spettro aleggia ancora nelle stanze di Jalna e le sue parole riecheggiano nei corridoi della tenuta; la sua ultima beffa, poi, è ancora sulla bocca di tutti. Finch ne è ben consapevole: il ventunesimo compleanno si avvicina, e con esso il momento in cui avrà accesso al patrimonio della nonna. La questione è spinosa, e il ricordo dello sconcerto dei suoi familiari all’apertura del testamento lo tormenta. Ma gli zii e i fratelli, nel tentativo di superare il malanimo, gli organizzano una grande festa di compleanno, al termine della quale il ragazzo sorprende tutti proponendo a Ernest e Nicholas un viaggio a proprie spese in Inghilterra, la madrepatria dei Whiteoak, la terra in cui tutto ha avuto inizio, dove si annidano vecchi ricordi e storie leggendarie che rendono quei luoghi noti anche ai membri più giovani della famiglia. Dopo la traversata in transatlantico, i tre si godono un breve soggiorno a Londra, dove Finch assaggia la libertà e si approccia a nuove prospettive sul mondo. Ma è a casa della zia Augusta, nella campagna del Devon, che lo attende la vera sorpresa: la cugina Sarah, orfana cresciuta dalla zia, raffinata e amante della musica, dalla quale si sente subito attratto e per la quale ben presto dovrà misurarsi con un avversario. Nel frattempo, in Canada, il piccolo Wakefield scopre la sua vena poetica e i rapporti tra Renny e Alayne prendono una direzione inaspettata. Al loro ritorno, Finch e gli zii troveranno una famiglia molto cambiata.

 

Quest’anno le saghe familiari sono tornate a essere tra le mie letture preferite, si sono affiancate di prepotenza al mio genere del cuore e in questo momento non riesco proprio a resistere a queste storie, da sempre amo questa tipologia di romanzi ma ora più che mai è diventata una vera e propria dipendenza letteraria! È tempo di tornare a immergerci in una saga familiare molto speciale, di ritrovare una famiglia chiassosa, numerosa e decisamente sopra le righe; siete pronti per affiancare i Whiteoak in nuove avventure?

Dopo la conclusione de Il gioco della vita non ho saputo resistere molto prima di tuffarmi nel terzo volume della saga di Jalna, La fortuna di Finch di Mazo de la Roche è approdato all’inizio dell’anno nelle nostre librerie; in questo momento mi chiedo come farò a resistere fino alla pubblicazione del quarto volume!

 

Ehi, senti un po’. Questa creatura ha un naso che non finisce più, una faccia lunga e malinconica, è un depresso nato, insomma! Per Giove… lo chiamerò Finch!

 

La voce di Mazo de la Roche si conferma avvolgente, ironica e pungente, mi sorprende sempre come l’autrice abbia saputo narrare queste vicende ambientate cent’anni fa con un’attualità davvero disarmante. Nonostante questa distanza temporale tra noi e i Whiteoak ho la sensazione di essere vicina a queste persone, alle loro avventure e disavventure, provo una grandissima empatia e coinvolgimento nei confronti di questi personaggi imperfetti e meravigliosi. Ovviamente e per fortuna il secolo che ci separa comunque nella narrazione emerge forte e chiaro attraverso l’ambientazione, gli usi e i costumi, i pensieri, i ragionamenti e i modi di fare dei personaggi, oltre che agli strumenti e oggetti della vita quotidiana.

La fortuna Finch è un altro romanzo molto ricco, ricco di accadimenti importanti per i nostri personaggi, fatti di vita quotidiana che concorrono per alterare il precario equilibrio delle rumorose e complesse vite dei Whiteoak. In questo romanzo abbiamo a che fare con tantissime questioni allontanamenti, visite di cortesia che nascondono vere e proprie fughe, matrimoni, nascite, suicidi, c’è gioia, dolore e risentimento. Il terzo volume della saga ci fa conoscere più a fondo i membri di questa famiglia, persone che dopo la morte di Adeline sono un po’ perse e alla deriva, il collante ultracentenario che teneva strettamente ancorati tutti a Jalna è venuto a meno, così come anche il bisogno di dare tutto per tutti. A Jalna si respira un’aria differente, a tratti malsana, sembra che i fortissimi legami famigliari dei Whiteoak si siano leggermente indeboliti, c’è voglia di fare, di scoprire e di pensare a sé stessi.

 

 

Ritroviamo la famiglia Whiteoak all’alba del ventunesimo compleanno di Finch, l’ora di mettere le mani sulla cospicua eredità di famiglia è finalmente arrivata, i numerosi rancori e risentimenti da parte degli altri nei confronti del ragazzo sembrano affievoliti, solo Renny continua a essergli ostile, dimostrando questa sua ostilità attraverso l’indifferenza. Nonostante i precedenti dissapori per la questione monetaria il resto dei familiari organizza a Finch una festa, il ragazzo inoltre è ben determinato a mantenere fede alla sua promessa di spendere parte dei soldi per fare un bel regalo a tutti quanti. I vecchi zii, ma tutti in generale, non si fanno pregare poi molto e partono poco dopo il compleanno con il giovane per la vecchia Inghilterra. Finch finalmente riuscirà a fuggire dalle morbose braccia di Jalna che lo hanno strettamente imprigionato gli scorsi anni, rimarrà folgorato dal Devon, dove andrà a trovare la zia Augusta; non sarà però solo la campagna inglese a folgorarlo ma anche Sarah, sua cugina. In questo romanzo conosceremo Finch più a fondo, un ragazzo particolare e decisamente fuori dagli schemi, insomma chi rimarrebbe vicino alle gonne della zia con la possibilità di girare in lungo e in largo per l’Europa?

Intanto a Jalna sembra che gli equilibri famigliari siano andati perduti, i vecchi zii troveranno una strana situazione al loro rientro che risulterà abbastanza mitigata invece per il ritorno di Finch. Il terzo volume della serie dedicata alla famiglia Whiteoak racconta un arco narrativo di circa un anno, un anno intenso, denso e caotico. Non vedo l’ora di scoprire quali saranno le prossime avventure e disavventure che avranno come protagonisti questi splendidi personaggi che considero a tutti gli effetti amici di carta, speriamo di non attendere tantissimo prima di varcare di nuovo la soglia di Jalna!

 

 

 

 

 

Desclaimer: si ringrazia l’ufficio stampa di Fazi Editore per la copia omaggio

 

May the Force be with you!
Precedente The Whispering Room: L'aquila d'oro. Sulle tracce del quarto Reich di Elisa Averna Successivo Paper Corn: Amore al quadrato di Filip Zylber (2021)

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.