Margherita Dolcevita di Stefano Benni | Recensione di Deborah

 

Ma insomma, ho pensato, quasi tutti i film e la tivù e i giochi per ragazzi ci invitano a ridere e stare allegri, così poi vediamo le puntate successive e compriamo i gadget. Però a scuola non possiamo ridere un minuto. La morale è: non dobbiamo ridere quando siamo contenti noi, ma quando sono contenti loro.

 

Editore: Feltrinelli Editore
Data di uscita:  27 dicembre 2012
Pagine: 206
Prezzo: 7.50 €

Margherita Dolcevita è una ragazzina allegra, intelligente e appena sovrappeso, con un cuore che di tanto in tanto perde un colpo. Vive con la famiglia fra città e campagna. Un giorno, davanti alla sua casa, spunta, come un fungo, un cubo di vetro nero circondato da un asettico giardino sintetico e da una palizzata di siepi. Sono arrivati i signori Del Bene, i portatori del “nuovo”, della beatitudine del consumo. Amici o corruttori? La famiglia di Margherita cade in una sorta di oscuro incantesimo, nessuno rimane immune. E su chi fa resistenza alla festa del benessere, della merce, del potere s’addensa la nube di misteriose ritorsioni.

 

Ironico, dolceamaro, colorato e divertente. Margherita Dolcevita di Stefano Benni riposava tranquillo e placido nella mia libreria ormai da qualche anno, in tepidante attesa di poter esplodere e colpirmi con tutta la sua sottile frizzantezza e il suo prorompente umorismo. Mi chiedo solo come mai non ho dato ascolto prima alla chiamata di questo romanzo!

 

Dice che l’uomo è stato creato padrone della Terra, ma gli manca una cosa fondamentale: una borsa di attrezzi per riaggiustarsi. Ah, sospira, se ci fosse un cacciavite per togliere le idee sbagliate e un martello per fissare le buone intenzioni, una chiave inglese per stringere per sempre l’amore e una sega per tagliare col passato! Ma questa attrezzeria non ce l’hanno data, e, dopo aver tentennato e scricchiolato, prima o poi ci romperemo.

 

Margherita Dolcevita è un romanzo molto particolare, è difficile trovare una sorta di etichetta per provare a definirlo perché questo libro è tante cose. Margherita Dolcevita è una storia ironica, frizzante e divertente, una specie di favola senza però il lieto fine. A proposito di fine, non so se è molto corretto soffermarmi all’inizio sul finale ma è davvero un elemento che caratterizza l’intera storia in modo particolare. Terminata la lettura non andremo a leggere una conclusione precisa e inequivocabile, sarà compito della nostra immaginazione tirare le somme della vicenda e dipingerne i contorni definiti, anche in base alla nostra personalità positiva oppure negativa. Personalmente questa scelta dell’autore mi ha un po’ spiazzata, solitamente non mi piace quando in un romanzo la conclusione viene lasciata in sospeso ma stranamente nel caso di Margherita Dolcevita non mi ha infastidita. Anzi, sono stata portata a pensare e riflettere sulla lettura anche dopo averla terminata, e a distanza di qualche giorno non sono ancora riuscita a stabilire quale dei due finali che ho costruito sia quello definitivo. Forse non troverò mai la soluzione a questo dilemma, forse ripensando in futuro alla lettura di Margherita Dolcevita in alcuni momenti prevarrà una soluzione e in altri momenti quella opposta. Riflettendo trovo molto interessante la possibilità che ci ha regalato Stefano Benni di personalizzare e fare un po’ più nostra la sua storia, perché in questo caso il fumo che trapela dalle righe finali è una scelta e non di certo un vuoto di trama.

Quasi dimenticavo, una piccola precisazione: per me Margherita Dolcevita è stato il primo romanzo letto di Stefano Benni. Da quello che ho scoperto post lettura si tratta di un autore particolare, mi piacerebbe molto recuperare altri suoi romanzi.

 

Tutto questo era perduto? Era inevitabile che fosse cambiato? Dovevo dimenticare? Dobbiamo chiudere gli occhi? Dobbiamo perdonare, poiché ognuno vive di briciole? Dobbiamo pensare che tutto ciò che ci tormenta è ben piccola cosa visto dalle lontanissime stelle? Oppure, proprio perché siamo piccola cosa, dobbiamo combatte per la nostra briciola di giustizia, o le stelle crolleranno?

 

Margherita è un personaggio umoristico, sagace, brillante e fantasticamente (auto) ironico. Margherita è una ragazza di quindici anni, ha capelli biondi ribelli che paragona a fusilli, ha un problema cardiaco da tener sotto controllo e qualche chilo di troppo. Margherita non è il personaggio perfetto ed idilliaco ma è quello che grazie alle sue caratteristiche uniche e imperfette risulta più umano. Margherita ama la natura nella quale è immersa la sua casa, ama la vita, i libri, giocare all’aria aperta e gli insetti che popolano il suo giardino. Margherita non è la prima della classe o la ragazza più bella della scuola, non è la prima ad essere scelta per comporre la squadra di basket o di pallavolo ma è una ragazza positiva, sincera, onesta e coraggiosa. A proposito di coraggio, come ha detto un personaggio molto saggio appartenente ad un’altra storia «Affrontare i nemici richiede notevole ardimento. Ma altrettanto ne occorre per affrontare gli amici.» Quanto coraggio occorre per affrontare la propria famiglia? Margherita abita con la sua famiglia in una casa immersa nel verde della periferia; la sua è una famiglia ordinaria, non particolarmente ricca economicamente ma benestante dal punto di vista affettivo. La normalità della protagonista viene sconvolta dall’arrivo dei Del Bene, una misteriosa e ricchissima famiglia che ha acquistato il terreno di fronte a casa sua e in pochissimo tempo fa costruire una strana abitazione che oscura le stelle del cielo. I signori Del Bene hanno da subito una pessima influenza nei confronti dei componenti della famiglia di Magherita, lei è la sola ad essere immune ai loro brillanti abbagli e ai loro tentativi di omologazione. La storia acquista sfumature inquietanti e misteriose, riuscirà la genuinità di Margherita a trionfare sull’asservimento di massa?

Margherita Dolcevita è un romanzo che grazie ad una meravigliosa ironia e una coincisa leggerezza spinge il lettore a riflettere sui contorni sempre più netti che sta via via assumento la nostra società: la ricerca della perfezione, il consumismo, la distruzione del nostro pianeta e il disinteresse verso il prossimo. Margherita Dolcevita è un romanzo sul quale riflettere, assolutamente da non farsi scappare!

 

 

 

 

 

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