Inku Stories: Phantom stalker woman di Minetaro Mochizuki (Star Comics)

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Da oggi arriva in tutte le fumetterie e librerie la riedizione di “Phantom stalker woman”, l’inquietante manga di Minetaro Mochizuki pubblicato per la prima volta in Italia nel 2002 da Edizioni Star Comics.

Data di uscita: 23 Dicembre

Acquistalo subito: Phantom stalker woman

Editore: Edizioni Star Comics
Collana: Umami
Genere: Horror
Categoria: Manga
Traduzione: Yupa

Pagine: 216
Prezzo: € 12,00

Una delle più note e inquietanti leggende urbane giapponesi racconta di una donna sfregiata dal marito geloso, che le tagliò la bocca da un orecchio all’altro per punire la sua vanità e infedeltà. Da allora, pare che lo spettro di questa donna vaghi ancora per il Giappone chiedendo agli ignari passanti se la trovino bella, per poi ucciderli in ogni caso. Da questa leggenda prende spunto quest’opera horror del maestro Minetaro Mochizuki, uno degli autori seinen maggiormente considerati in Giappone e in Occidente. Un malcapitato studente universitario rivolge la parola a una donna sconosciuta che sta bussando insistentemente all’appartamento accanto al suo. Da quel momento in poi, la sua quotidianità si tramuta in un inferno.

La donna dalla bocca spaccata, la Kuchisake-onna, è una figura popolare del folklore giapponese che risale al periodo Heian, ma col passare dei secoli la sua leggenda è mutata, ha viaggiato oltre i confini del Giappone arrivando fino in Corea del sud. La descrizione tuttavia è una delle cose che accomuna tutte le storie, si tratta infatti di una donna dal volto sfigurato, la cui bocca è squarciata ai lati, mentre l’unica differenza sostanziale risiede nelle conseguenze che scaturiscono dal suo incontro.

Quella di Minetaro Mochizuki è una delle rielaborazioni affascinanti e al tempo stesso agghiaccianti di questa leggenda, una storia cruda ed ossessiva che riprende una variante più moderna del mito.

Phantom stalker woman, infatti, parte da un presupposto piuttosto semplice, un incontro casuale che si trasforma rapidamente in un brutto sogno ad occhi aperti. La kuchisake-onna piomba nella vita di Hiroshi all’improvviso, il suo volto non è nascosto da una mascherina e non gli rivolge alcuna domanda sul suo aspetto fisico, lo tormenta invece chiedendo del suo vicino Yamamoto, scomparso chissà da quanto. 

Da quel momento, ogni sera, si presenta davanti all’appartamento di Hiroshi bussando insistentemente fino a quando, ignaro del pericolo, non compie un passo falso condannando la sua esistenza e quella di coloro che lo circondano. La sua vita si trasforma in sofferenza, un male scaturito dal semplice suono di un campanello, dallo squillo di un telefono o qualunque altra cosa che significa relazionarsi con qualcuno.

La paura di incontrare questa figura diventa così forte da impedire al protagonista di vivere una vita normale per uno studente universitario, lo spinge quasi a diventare un eremita in una città affollata di persone ed è proprio questo a spingerlo ad andare a fondo sulla questione, a cercare una spiegazione logica e razionale anche dove non esiste. Quella donna lo ha preso di mira e sebbene le sue fattezze dicano l’opposto non ha nulla di umano, più passano le ore e più la sua vita è in pericolo, sfuggirle sembra impossibile.

Il folklore incontra il manga nelle splendide tavole di Minetaro Mochizuki dando vita a una storia scorrevole e magnetica, dove il disegno inquieta il lettore a tal punto da fargli quasi avvertire questa presenza opprimente. Il tratto del mangaka mette addirittura in risalto la forma della kuchisake-onna, rendendola il personaggio più agghiacciante di questa storia, ma allo stesso tempo le espressioni dei suoi personaggi sono così vivide da riuscire a trasmettere l’angoscia e la paura al lettore con un solo sguardo.

Il volume contiene anche alcune pagine a colori che in qualche modo esaltano ancora di più questa sensazione funesta e claustrofobica, le tinte fredde contrastano visibilmente con il tono della pelle del ragazzo, trasmettendo anche quel vuoto che sembra circondarlo, come se vivesse in un mondo congelato, dove qualsiasi altra cosa sembra essere stata rapita dal caos e marchiata dall’arrivo della kuchisake-onna.

Una storia però continua a vivere se è raccontata, si espande e trova il suo posto nel mondo e quando è alimentata sembra quasi diventare reale, un tenebroso e tormentato racconto che prende piede man mano che lo si ascolta. È questo quello che diventa il triste dramma di Hiroshi, una delle tante storie destinate a diventare immortale dove però in pochi hanno idea dell’aspetto agghiacciante e disturbante che si cela realmente dietro. 

Phantom stalker woman non è solo un racconto dell’orrore, è qualcosa di vivido, quella strana sensazione di avere qualcuno che ci guarda alle spalle con occhi gelidi, penetranti, di quelli che fanno sentire sempre osservati, anche quando si poggiano le spalle sul muro.

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⚜ Reazione post lettura:
Mi sento osservata… Se si incontra la kuchisake-onna suggeriscono di lanciarle della frutta e di darsela a gambe, quindi mi armerò di mele.

⚜ Pagine lette: 216
⚜ Da consumarsi preferibilmente: A lume di candela.

 

 

 

 

disclaimer: si ringrazia l’ufficio stampa di Star Comics per la copia omaggio.

 

 

 

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