Tomato Red di Daniel Woodrell | Recensione di Deborah

 

Daniel Woodrell (1953) è considerato uno dei maggiori scrittori americani viventi. I suoi libri hanno ottenuto diversi premi e riconoscimenti, tra cui il Pen Award, l’International iMac Dublin Literary Award e il Sundance Film Festival Award per l’adattamento cinematografico del suo libro Un gelido inverno. Ama ambientare le sue storie nei panorami dei monti Ozark, in Missouri, e lui stesso ha coniato la definizione di “country noir” per descrivere la sua opera. NNE pubblicherà gli altri volumi della Serie di West Table.

 

Tanto per cominciare aveva i capelli rossi, ma di una sfumatura che risulterebbe naturale per qualcosa che cresce in un orto, non sulla testa di una persona. Ed erano tagliati corti, molto corti, e arruffati in un modo che doveva essere attualissimo altrove, in quanto a stile, e costosissimo, ne sono certo.

 

Editore: NN Editore
Data di uscita:  19 novembre 2020
Pagine: 192
Prezzo: 18.00 €

West Table. Mentre sta rapinando una casa di lusso, il giovane Sammy si imbatte in una ragazza, Jamalee, detta “Tomato Red” per i lunghi capelli rossi, e nel suo bellissimo fratello Jason. Sammy è entrato nella casa in cerca di droga, mentre i due fratelli vorrebbero giocare a fare i ricchi. Tomato Red è consumata dal desiderio di fare soldi e cambiare vita. E per riuscirci decide di usare la bellezza del fratello: dovrà sedurre le donne ricche della zona, per poi ricattarle e scappare. Ma Jason potrebbe essere l’ostacolo principale al piano stesso. Ironico e tragico, il mondo di Daniel Woodrell parla di losers giovanissimi, ora ambiziosi e avidi, ora irresistibili nella loro disperata sincerità e nel loro candore.

 

L’umidità e la nebbia in questi giorni avvolgono tutto con il loro gelido abbraccio acquoso, è tempo di abbandonare almeno con la fantasia gli spettrali paesaggi campagnoli padani per scorgere dalla finestra i panorami dei monti Ozark. Daniel Woodrell con il suo nuovo romanzo country noir, Tomato Red, ci conduce a West Table in una caldissima estate appiccicosa del Missouri.

Tomato Red si è rivelato una magnifica sorpresa, come speravo ho ritrovato lo stile di scrittura molto poetico, incisivo e immediato di Daniel Woodrell, ma anche le atmosfere country delle quali mi ero innamorata in La versione delle cameriera, anzi in questo romanzo l’autore è riuscito a esprimere questi elementi in un mondo ancora più affascinante e sublime.

 

«E poi, Sammy, l’altra cosa che ti voglio chiedere è: come fai tu a curare la tristezza?». Questa domanda mi ha fatto saltare come una molla dalla cuccetta di sopra. Volevo finirla con quella chiacchierata. «La prendo a calci» ho risposto. Ho dato il via libera ai miei piedi. «Più di così non ti so dire».

 

Daniel Woodrell con la sua voce diretta e senza fronzoli ci immerge in una storia noir fatta di disperazione, campagna, crudeltà, speranza e sogni infranti. Tomato Red è un altro frammento della letteratura americana che amo da impazzire, quella letteratura che ci racconta l’America cruda, selvaggia e agreste, l’America degli ultimi, dei sognatori e delle illusioni, l’America vicina alla realtà e lontana dall’ipocrisia del cosiddetto sogno americano. Daniel Woodrell con Tomato Red ci mostra la zona degradata di West Table, dove gli ultimi, i più poveri sgomitano con la vita per tentare di sopravvivere e non essere fagocitati dalla povertà e dalla disperazione. Il romanzo è un grido di denuncia contro le ingiustizie sociali, i poveri come sempre sono sempre più poveri e non hanno modo di scampare a un destino già scritto che si tramanda funesto da padre in figlio.

Assistiamo alla continua decadenza di personaggi meravigliosamente imperfetti con i quali la vita non è mai stata e mai sarà gentile, i sogni dei protagonisti si riveleranno fragili illusioni destinate a svanire, portate lontano da un debole alito di vento perché non importa quanto tu ci possa provare, se sei nato dalla parte sbagliata della città rimarrai per sempre feccia. Le persone costrette a dibattersi nel fango sono portate continuamente a compiere scelte sbagliate, forse le più comode, le più facili, quelle che li portano più vicino a respirare una boccata di ossigeno strappata con la forza alla disperazione nella quale stanno lentamente annegando.

 

Quel ragionamento l’avevo fatto anch’io, ma nella mia visione mi attribuivo in parte la colpa. Ero nato ai margini del mondo, certo, ma per l’inferno mi ero offerto volontario.

 

Tomato Red racconta la vita di tre giovani che desiderano con tutte le loro forze riuscire a sfuggire alla miseria nella quale sono nati; sognano di cambiare vita, presto, molto presto diventeranno qualcuno da qualche parte nel mondo, lontano dalla povertà e dalla banalità di West Table. Sono convinti che là fuori ci sia un posto per loro, una rivincita, una vittoria, bramano avidi ricchezza e felicità, sentono che sono a un passo dall’accarezzarla, invece giorno dopo giorno sono sempre più vicini al fondo, sempre più legati alla loro esistenza da perdenti.

Sammy nel suo continuo vagabondare per gli Ozark alla ricerca di un qualcosa al quale appartenere si imbatte in Jamalee, “Tomato Red“, e in suo fratello Jason. Come? Sammy convinto da alcune persone con le quali aveva passato gli ultimi giorni in compagnia di moltissima droga, fa irruzione in una splendida casa di lusso alla ricerca di una nuova fornitura con la quale sballarsi. Qui però incontra i due adolescenti intenti a giocare a fare i ricchi, Jamalee e Jason erano nel bel mezzo di un’esercitazione, stavano facendo i compiti per imparare a essere persone migliori, abbienti, posate ed educate. Sammy non si rende subito conto che i due adolescenti sono degli impostori in quell’ambiente proprio come lui, dopo la fuga per sfuggire alla polizia Sammy si trasferisce nella baracca con i due sconosciuti, trova improvvisamente qualcosa di inaspettato al quale appartenere. Lì, tra baracche e disperati il nostro narratore si sente finalmente parte di qualcosa, è inglobato, qualcuno finalmente tiene a lui, è parte di una realtà esistente, è vivo.

 

Se noi elementi inferiori non mostrassimo i denti e non mordessimo subito, non saremmo altro che terra soffice e marcia che chiunque potrebbe calpestare quando vuole, e capite bene che lo farebbero, perché anche quando mostriamo i denti, quelli si aprono un sentiero diserbato nei nostri cervelli e nelle schiene.

 

Jamalee è consumata dalla brama dei soldi e dal desiderio di cambiare vita, per perseguire il suo intento il piano è sfruttare la bellezza di Jason e l’effetto che sortisce su tutte le donne; purtroppo però il punto forte di questo ambizioso e discutibile progetto si rivelerà il punto debole che porterà la squadra verso un tragico punto di rottura. Alla fine del romanzo le vite di questi disastrosi e amabili personaggi prenderanno tutte una piega funesta, i sogni e le illusioni si frantumeranno come un fragile castello di vetro sottolineando ancora una volta l’impossibilità di scappare al destino. La vita è questa: per uno che riesce nell’impresa di cambiare la propria vita, ci sono altre centinaia, migliaia, milioni di persone che nonostante i ripetuti tentativi vivono e muoiono nel fango.

Daniel Woodrell ci regala una piccola perla noir, estremamente cruda ed estremamente reale, Tomato Red è un romanzo a dir poco sublime.

 

 

 

 

 

Desclaimer: si ringrazia l’ufficio stampa di NN Editore per la copia omaggio

 

 

May the Force be with you!
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Informazioni su Deborah

Io sono Deborah, una ragazza sognatrice e fantasiosa; con una grande passione per i libri, i film e la scrittura. Sono una ragazza dinamica e attiva, ma quando sento nominare la parola “maratona” mi vedo sul divano con coperta e popcorn a guardare puntate su puntate di serie tv, o la saga completa dei film di Harry Potter!

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