The whispering room: E se…oltre la maschera tu di Eliana Ciccopiedi

Ricordati che qualsiasi momento è buono per cominciare. Apprendi dagli audaci, dai forti, da chi non accetta compromessi, da chi vivrà malgrado tutto. Alzati e guarda il sole nelle mattine e respira la luce dell’alba. Tu sei la parte della forza della tua vita. Adesso svegliati, combatti, cammina, deciditi e trionferai nella vita; Non pensare mai al destino, perché il destino è il pretesto dei falliti.
(Pablo Neruda)

 

 

Editore: Self-publishing
Genere: Rosa
Pagine: 299
Prezzo: ebook 2.99 € cartaceo 13.00 €
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E se la felicità non fosse solo un’intima convinzione?Leonardo non ha altri sogni da realizzare; quando irrompe sulla scena incanta il pubblico, raccoglie applausi e consensi. Elena dalla sua poltrona osserva la vita inconsapevole, incapace di assaporarla veramente.Le incrollabili certezze di Elena, la tranquilla e anonima quotidianità in cui ha circoscritto la sua esistenza. L’intensità con cui Leonardo affronta la vita, sempre oltre, per nascondere la sottile malinconia che lo segna.Due mondi lontani, opposti. Un ritardo clamoroso e un treno perso condurranno Elena e Leonardo a condividere lo stesso istante di vita. E se non avessero fatto altro che cercarsi? E se la vita si riducesse tutta a quell’unico istante? Basta così poco a trasformare un potrebbe essere in un E se…

 

 

  • Come è nata l’idea di E se… ?

Potrei dire che E se… sia nato da lunghe ponderazioni e riflessioni, come dovrebbe essere un testo ben scritto (o almeno, questo insegnano i corsi di scrittura). No, E se… è nato da uno spettacolo al quale ho assistito, un musical per essere precisi, molto noto e piuttosto in auge all’epoca, e tutt’ora. A colpirmi fu lo spettacolo certo, ma soprattutto uno degli interpreti. Nel prologo del romanzo appare subito lui, i suoi occhi soprattutto, la sua interpretazione e quel qualcosa che c’era lì, sotto la maschera. Attratta da quel qualcosa che non conoscevo, celato, la mia mente ha iniziato a farsi il film! O meglio, il romanzo. E poi, ho dovuto buttarla giù, l’ho fatto tutto d’un fiato, ho vomitato quella storia perché non potevo farne a meno.

Oggi, col senno di poi e con la pratica, so che avrei dovuto studiarla di più, usare una scaletta almeno, invece non sapevo niente di quel che stavo facendo. Sapevo solo che dovevo scrivere. Il fatto che sia venuta fuori una storia degna di essere letta e stata pura fortuna! Poi certo, col tempo ho capito che aveva bisogno di essere modellata un po’ e l’ho fatto. Ora ne sono soddisfatta.

 

  • C’è un episodio che ti si è delineato prima degli altri?

Quello iniziale, il primo capitolo. L’incontro di Elena con Leonardo, colui che è inevitabilmente il suo idolo del momento, di quelli che arrivata a trent’anni forse non dovresti più avere, con l’età si dovrebbe crescere. Ma le donne, sotto quel punto di vista, non crescono mai. Sognano. E non c’è verso di fermare i sogni.

Quel primo capitolo penso che sia già una storia a sé.

 

  • A quale dei tuoi personaggi sei più legata?

Dipende dai momenti. Essendo E se… una ripubblicazione, a distanza di due anni alcune cose sono cambiate. Quando la storia è nata, ho messo tanto di me in Elena, però l’ho resa un po’ più volitiva e quindi una sorta di esempio da seguire. Ma ora, chi mi manca di più è Leonardo. Col tempo ho scoperto che mi somiglia molto, al punto che successivamente (nel seguito) Leo ha contaminato anche il personaggio di Elena, lo ha intriso di quella sottile malinconia che lo caratterizza, nascosta dietro i tanti sorrisi.

 

  • C’è qualche curiosità che non hai scritto nel romanzo e vuoi condividere con i tuoi lettori?

Curiosità. Leonardo esiste, nasce come un presta volto, ma non credo si fermi lì. Io credo che sotto tutte le maschere di quel ragazzo visto su quel palco ci sia anche Leonardo. E credo che non basti auto-convincermi del contrario per annullare questo assunto.

 

  • Quale messaggio vorresti arrivasse a chi legge il tuo libro?

Vorrei che, più che la storia, più che il credere che tutto è possibile e quelle belle cose che si leggono in questo genere di libri, il lettore si indentificasse con i personaggi, tutti o uno, e i loro comportamenti, quello che fanno, quello che si dicono, li facesse riflettere. Soprattutto su come affrontiamo le nostre paure, malinconie, solitudini. Siamo tutti soli, anche se ci circondiamo di persone.

 

  • Quali sono i tuoi progetti per il futuro?

Il seguito è stato pubblicato insieme a questa seconda versione di E se…, quindi immagino di doverlo considerare già un progetto passato. Ho in mente un’altra storia, una storia intensa, dalla trama poco articolata, dove a contare sarà la psiche dei personaggi, i quali si metteranno a nudo. Però è presto per parlarne, è ancora in fase embrionale e di studio.

 

 

 

 

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