Un libro per due: Sulle tracce di Blair Kendrick di Raymond Benson

Instagram: @brivididicarta | @lastambergadinchiostro

Puntata speciale di Un libro per due con Sara di Bookspedia. Oggi  il protagonista infatti è “Sulle tracce di Blair Kendrick” di Raymond Benson, uscito il mese scorso per Leone Editore con la traduzione di Laura Contrada.

Data di uscita: 18 Giugno

Acquistalo subito: Sulle tracce di Blair Kendrick

Editore: Leone Editore
Collana: Mistéria
Genere: Mystery
Traduzione: Laura Contrada

Prezzo: € 14,90
Pagine: 376

Che cosa ne è stato di Blair Kendrick? Stella del cinema degli anni ’40, sulla sua scomparsa aleggia un’ombra di mistero. Scappata di casa a diciotto anni, trova fortuna a Los Angeles firmando un contratto con una grande casa di produzione cinematografica gestita da Heldon Hirsch. Sul set del suo secondo film, The Jazz Club, incontra Hank, un pianista di colore, e tra i due nasce l’amore. La loro storia viene da subito ostacolata a causa delle leggi razziali in atto in quel periodo, ma questo non li ferma, e la loro storia continua in segreto. Heldon, indebitato con la mafia di Las Vegas, li scopre e ordina al suo braccio destro di mettere fine a quella relazione. I due innamorati smettono di vedersi per qualche tempo, fino a quando l’attrice non scopre di essere incinta e decide di abbandonare il mondo del cinema per poter sposare Hank e crescere insieme il loro bambino, ma poco dopo viene diffusa la notizia di un suo ricovero in una clinica di riabilitazione, e da quel momento si perdono le tracce di Blair. Nel 2019, la produttrice cinematografica Karissa Glover si trasferisce a Los Angeles nella vecchia abitazione dell’attrice, intenzionata a realizzare un film sulla vita di Blair; lei è la prima inquilina a esserci entrata dopo la scomparsa e tutte le sue cose sono ancora nella casa. Dopo aver trovato alcune vecchie fotografie della ragazza, Karissa decide di indagare di più su di lei e si convince che il mistero debba essere risolto: tutti i film in cui aveva recitato sono stati tolti dalla circolazione, non ci sono più né foto né poster. Ma appena Karissa e il suo socio cominciano a realizzare il film, inizia per loro un pericoloso gioco intimidatorio, che sfocerà in un tentato omicidio. Un thriller scritto in maniera magistrale, ricco di misteri, intrighi e segreti.

Ero abituata a un Raymond Benson diverso, più crudo e misterioso, come lo dimostrano i suoi romanzi Nel silenzio della notte e I segreti di Chicory Lane, ma questa volta è il mystery che si fonde al blues in una storia che ripercorre il lato oscuro di Hollywood negli anni ’40 e si intreccia con il presente. In Sulle tracce di Blair Kendrick o Blues in the dark lo scrittore americano è delicato nel raccontare l’America di quegli anni, dove il colore della pelle imponeva i limiti entro i quali potevi vivere.

Chi era Blair Kendrick? Era un’attrice famosa negli anni ’40, che purtroppo è sparita misteriosamente senza lasciare traccia, raggiunto l’apice del suo successo è scomparsa come se non ci fosse mai stata, lasciando un vuoto immenso e facendo sorgere diversi dubbi in chi, nel presente, sta cercando di ricostruire la sua storia. Nel 2019, infatti, Karissa Glover, produttrice cinematografica, acquista la vecchia casa dell’attrice e sin da subito si rende conto che, a parte qualche rumour, della vita di Blair Kendrick si conosce e di conseguenza venire a capo del mistero può aiutarla a realizzarne il film.

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Karissa quindi inizia a mettere assieme i tasselli di una vita dimenticata, brutalmente interrotta nel momento in cui Blair incontra Hank, un musicista afroamericano che in qualche modo riesce a farle perdere la testa con il suo carisma. Lo stesso accade a lui, ma in quegli anni un amore così era proibito, qualcosa da nascondere per non affrontarne le conseguenze. Il codice Hays per chi lavorava nell’industria cinematografica era un vero e proprio cappio al collo, uno di quei guinzagli che più tiri e più si stringe, finendo per soffocarti brutalmente, la censura ad Hollywood non era mai stata più spietata e dal momento che Blair godeva di una certa fama la sua relazione con un afroamericano poteva mettere a rischio non solo lei, ma anche chiunque le gravitasse attorno.

Questa infatti è una storia malinconica che ci riporta indietro nel tempo in un’epoca in cui tutto era affascinante, le luci della ribalta erano le più luminose di sempre e le star lastricavano le strade di Los Angeles con i loro nomi, segni immortali del loro passaggio sulla passerella del successo, ma come ogni luce anche questa proietta le sue ombre, le tracce di Blair Kendrick si disperdono lì dove non arrivano i riflettori. Solo poche deboli tracce possono portare allo scoperto i dettagli della sua triste e macabra vicenda, un crimine tanto brutale quanto attuale.

Il fascino di Hollywood è la sua maledizione, come una fonte di luce nella notte attrae a sé numerose falene che nel tentativo di contemplarla restano bruciate. Come un pezzo blues questo romanzo è un lamento a notte fonda, un grido d’aiuto dal passato che può essere udito soltanto da chi ha la forza di scavare nelle vergogne di una società malata, che tratta le persone come rifiuti non appena escono fuori dai limiti che vengono loro imposti, per quanto stupidi o incomprensibili essi siano.

A differenza degli altri romanzi a cui Benson mi ha abituata, questo affonda le sue radici nel pregiudizio, nell’odio, nel razzismo e nella censura che creano a loro volta un desiderio di vendetta, di rivalsa e di redenzione, il tutto bilanciato dall’alternanza fra passato e presente, i due tempi che scandiscono la vita di Blair Kendrick.

Sulle tracce di Blair Kendrick si torna a fare i conti con un’epoca fatta di pregiudizi, di crimini contro la libertà e la libertà di amare, governata da falsi idoli d’oro che dietro le quinte nasconde una lunga e scivolosa scia di sangue.

«HOLLYWOOD. Costruita sui sogni».
Certo, pensò. Solo sui sogni. Come un blues nella notte. Niente di più.

 

 

 

 

 

disclaimer: si ringrazia l’ufficio stampa di Leone Editore per la copia omaggio.

 

 

 

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